Moto2: cinque anni fa la tragica scomparsa di Luis Salom

Ricorre oggi, a pochi giorni dal GP di Barcellona, l'anniversario della morte del giovane spagnolo, avvenuta proprio al Montmelò. Decisiva in quel caso la mancanca di ghiaia nella via di fuga

GIANMARIA ROSATIGIANMARIA ROSATI

3 giu 2021

A nemmeno sette giorni dalla scomparsa di Jason Dupasquier, l’imminente arrivo del GP di Barcellona e la data odierna non possono che far tornare alla mente il ricordo di un altro giovane talento scomparso troppo presto. Parliamo ovviamente di Luis Salom, che cinque anni fa perdeva la vita proprio nel weekend di Barcellona.

Tragica fatalità


 
 
 
 
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Erano in corso le FP2 del Gran Premio di Barcellona 2016 quando Salom, appena tornato in pista dopo una sosta ai box, arrivò lungo alla curva 12, un punto dove si toccano anche i 180 km/h, venendo colpito dalla sua stessa moto, appena rimbalzata contro gli air fence posti all’esterno della curva. Una sequenza di eventi tragica, agevolati però dalla mancanza di ghiaia nella prima parte della via di fuga della curva.

Il 22enne spagnolo vedeva così interrompersi bruscamente la sua carriera al suo terzo anno in Moto2, dove aveva raccolto tre podi, l’ultimo dei quali nella gara inaugurale della stagione 2016 in Qatar, e dopo aver sfiorato il titolo mondiale in Moto3 nella stagione 2013.

Dopo l’incidente del “Mexicano” (come era soprannominato Luis) il circuito di Barcellona ha subito diverse modifiche al proprio layout, sia per ridurre la velocità nell’ultima parte che per aumentare le vie di fuga, ma una volta ancora tutto troppo tardi, perché il ragazzo di Palma di Maiorca aveva purtroppo già lasciato i box per l’ultima volta.

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