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MotoGP, Dall'Igna: “Pecco? Anche io sto perdendo la pazienza, è normale che sia così”

Il Direttore Generale di Ducati Corse ha parlato della delicata situazione di Bagnaia: “Lui, noi e i tifosi: la stiamo perdendo tutti. Quando iniziano le spirali negative ti portano verso il basso”
MotoGP, Dall'Igna: “Pecco? Anche io sto perdendo la pazienza, è normale che sia così”
© Luca Gorini

La situazione che sta vivendo il team ufficiale Ducati è sempre più complessa: da un lato, Marc Marquez sta continuando a dominare la scena e domenica è arrivata un'altra vittoria a Misano, mentre dall'altro Francesco Bagnaia non riesce proprio a trovare la quadra con la Desmosedici GP25 e anche il Gran Premio di casa è stato da incubo. Una situazione di cui ha parlato Luigi Dall'Igna, Direttore Generale di Ducati Corse: ecco cosa ha detto a riguardo.

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Dall'Igna: “La situazione con Pecco è delicata, le spirali negative ti portano verso il basso”

La situazione con Pecco è delicata, sta facendo fatica”, ha detto ai microfoni di Sky Sport. “Come già detto tante altre volte, occorre trovare un modo per uscirne e ci auguriamo che il test sia fruttuoso da questo punto di vista. Sicuramente non basta un giorno per tirar fuori il coniglio dal cilindro, ma bisogna continuare a lavorare. Bagnaia ha detto di aver perso la pazienza, ma anche io e i tifosi l'abbiamo persa, è normale che si dicano cose del genere quando i risultati non arrivano, siamo tutti umani e bisogna sempre partire da questo presupposto”.

Il problema è che quando iniziano le spirali negative, queste ti portano sempre verso il basso ed è complicato capire come invertirle ma come dico sempre, la positività aiuta molto”, prosegue guardando anche gli aspetti positivi del weekend, a partire dal gran numero di Desmosedici al vertice. “Anche se siamo abituati bene, vincere è sempre difficile e bisogna stare attenti continuando a lavorare se vogliamo restare vincenti. Ci sono cinque Ducati nei primi sei posti, di aspetti positivi ce ne sono tanti, ma gli avversari stanno arrivando e per questo ribadisco che occorre lavorare duramente”.

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