Espargarò: “Correre solo se qualcuno si fa male non mi piace, in SBK ho più opzioni” | ESCLUSIVA

Pol ad un bivio: “Voglio fare chiarezza sul mio futuro a breve: devo capire se KTM ha delle wild card in programma per me nel 2026. Le moto ufficiali in SBK mi tentano"

Espargarò: “Correre solo se qualcuno si fa male non mi piace, in SBK ho più opzioni” | ESCLUSIVA

Dal giorno più buio alla voglia di tornare a correre con continuità, magari in Superbike. In un mercato che tra MotoGP e SBK è ormai alle battute finali, quello di Pol Espargarò è diventato uno dei profili più interessanti, soprattutto per le derivate. Come risaputo Espargarò ricopre il ruolo di tester per KTM dalla scorsa stagione, dopo un 2023 pesantemente complicato dal terribile incidente patito a Portimao, ma ora lo spagnolo sta riflettendo sul suo futuro e sembra davvero ad un bivio. Da un lato il rinnovo con KTM a determinate condizioni, dall’altro la SBK, dove lo aspetta una tra Honda e BMW.

“Le possibilità di andare in Superbike ci sono apre Espargarò – è un campionato che mi piace, con un livello alto e dove penso di poter lottare per qualcosa di bello. La mia priorità attualmente è capire le intenzioni di KTM, ma ammetto che la possibilità di correre con un team ufficiale in SBK mi tenta”.

Quali informazioni devi ricevere da KTM?

“Il loro programma del prossimo anno. Quest’anno non ho svolto wild card e correre solo se qualcuno si fa male non mi piace: se la situazione cambiasse e fosse possibile svolgere due o tre wild card credo sarebbe che tutto il progetto ne gioverebbe. Se non arriveremo ad un accordo la Superbike diventerà un’ottima alternativa”.

 

Espargarò, la SBK e la voglia di conoscere il suo futuro

Quando hai capito che volevi tornare ad essere un pilota titolare?

“Quando ho avuto l’incidente sono stato molto male e, vista anche la presenza di un giovane in rampa di lancio come Acosta, ho pensato che farmi da parte sarebbe stata la scelta migliore per tutti. Non ho però mai deciso di ritirami, solo di fare un passo indietro per lasciare spazio a Pedro e riprendermi un passo alla volta, aiutando al contempo la KTM come collaudatore. La scelta di KTM di non fare wild card in questa stagione è comprensibile visto quanto passato, ma il prossimo anno sarà un’altra storia e io voglio competere. Un ruolo da pilota titolare in MotoGP sarebbe troppo, ma vorrei svolgere delle wild card. Se questo non sarà possibile penserò alla SBK, dove ci sono progetti interessanti”.

Hai già parlato con BMW?

“Ci sono diverse opzioni in SBK, non solo BMW (sorride ndr). Devo rispettare però KTM prima di prendere decisioni”.

Hai una deadline per prendere la tua decisione?

“Io voglio fare chiarezza sul mio futuro già nei prossimi giorni, dato che siamo a settembre e se voglio andare in SBK non posso aspettare tanto tempo. Le squadre devono chiudere i loro programmi per il 2026 e tra un paio di mesi sarà Natale, quindi non voglio stare ancora tanto tempo senza sapere il mio futuro”.

La MotoGP (già) sulla scia della F1: dal 2026 paddock divisi per top class e classi minori

 

 

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