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Mirko Colombi
22 ago 2025
Balaton Park inaugurato anche dalla classe MotoGP, i cui piloti hanno definito il tracciato "come un kartodromo", per caratteristiche poco consone agli attuali protototipi super alati, tecnologici e prestanti da 1000 centimetri cubi. Piaccia o no, il Gran Premio d'Ungheria s'ha da fare, perciò tutti dentro: il più veloce del primo turno di prove libere del weekend è risultato Marc Marquez con la Ducati ufficiale, ma attenzione alle KTM.
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Abbiamo menzionato le KTM, perché?! Semplice: Pol Espargarò secondo, Pedro Acosta terzo. Da notare il catalano, alla seconda presenza stagionale: dopo doppi punti presi in Repubblica Ceca, subito competitivo anche in Ungheria. Le RC16 salgono, tanto da infastidire le Ducati?
Vedremo. Marc Marquez ha fatto suo il turno, palesando la comprovata padronanza. Per trovare una Desmosedici diversa dalla numero 93, scendiamo al quinto posto: è l'azzurro Alex Marquez per Gresini. Pecco Bagnaia, quindicesimo, sorprende e non, così in basso. Mica è la prima volta che il torinese parta al rilento.
Nella parte iniziale della sessione, l'Aprilia di Jorge Martin ha ceduto. Il numero 1 si è ritrovato costretto a mollare la RS-GP nelle vie di fuga, poiché emanamente un sinistro e indicativo fumo grigio. Indice di qualcosa rotto, presumibilmente il quattro cilindri a V.
Caduto Franco Morbidelli, il quale ha evidenziato quanto visto anche in lunghi e uscite di pista: i ciotoli del Balaton Park sono grossi e compatti, a formare una sorta di "spiaggia" maleabile e, allo stesso tempo, dura come il marmo. Chi è andato a terra, se ne è reso conto. Jack Miller è cascato alla Curva 12.
Come avrete sicuramente letto, Franco Morbidelli è caduto. Ottima però è la notizia: l'italo-brasiliano sta bene, contrariamente alle sberle prese in altri incidenti d'annata. Luca Marini ha portato più su possibile la Honda RC213 V, figurando quale miglior pilota dell'Ala Dorata.
Marco Bezzecchi, podio in Austria, è sesto. Aprilia RS-GP in avanscoperta del Balaton Park, come quasi tutte le partecipanti: solo i ducatisti l'avevano saggiato in una sessione di allenamento. Ottavo Enea Bastianini con la KTM RC16, dodicesimo Fabio Di Giannantonio.
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