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Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tracciato ungherese che nel fine settimana del 22-24 agosto ospiterà il quattordicesimo appuntamento del Motomondiale
Marco Pezzoni
18 ago 2025
Archiviata la gara al RedBull Ring con un Marquez che ha sempre più le mani sul nono alloro iridato (nonostante le dichiarazioni di facciata) ed un Bagnaia sempre più spazientito dal comportamento di Ducati nei suoi confronti, la MotoGP viaggia per il terzo back-to-back stagionale tornando, dopo ben 33 anni di assenza, in Ungheria sul nuovissimo circuito del Balaton Park.
In un tracciato nuovo per tutti si assisterà ad un rimescolamento delle carte o verrà suonato il solito spartito da 13 gare a questa parte?
Non tutti sanno che…
L’Ungheria è già stata nel calendario del Motomondiale con il tracciato dell’Hungaroring, situato nelle vicinanze di Budapest, in due sole occasioni, nel 1990 e 1992.
L'inizio della fase di costruzione del circuito iniziò nel 2019, con il tracciato che appartiene a degli investitori privati guidati dall'ex pilota ed imprenditore israeliano Chanoch Nissany presidente dell'autodromo. L'autodromo fu inaugurato il 16 maggio 2023 con una lunghezza di 4 115 metri ed un totale di 16 curve, 6 a destra e 10 a sinistra.
L’arrivo della MotoGP al Balaton Park
Parallelamente all’annuncio del ritorno dell’Ungheria nel calendario del Mondiale Superbike nel 2025, il 19 settembre 2024 viene annunciato che Balaton Park farà parte del calendario del Motomondiale a partire dal 2025, riportando l’Ungheria nel calendario iridato dopo ben 33 anni di attesa.
Otto giorni fa, i piloti Ducati hanno saggiato il tracciato ungherese girando con delle Panigale V4S in vista della gara della prossima settimana. Il più veloce è stato Pecco Bagnaia di pochi millesimi davanti al compagno di squadra Marc Marquez.
Le caratteristiche tecniche del tracciato
Il Balaton Park dopo i lavori effettuati ha oggi una lunghezza di 4,075 km e presenta un totale di 17 curve, 7 a destra e 10 a sinistra. Ricorda per certi versi la pista ceca di Most, con due rettilinei lunghi ed una sequenza di curve e chicane che spezzano il ritmo della pista.
Il nuovo tracciato ungherese ricorda per certi versi la pista ceca di Most, con due rettilinei lunghi ed una sequenza di curve e chicane che spezzano il ritmo della pista
I punti di frenata più difficili sono: curva 1, curva 5 arrivando dal rettilineo in uscita dalla 4, chicane 9-10, chicane 12-13 dopo il breve allungo fuori dal tornante 11, chicane 15-16 arrivando dalla lunga curva 14.
Essendo un tracciato non particolarmente largo, non offre nemmeno così tanti punti di sorpasso: i principali sono in concomitanza con le staccate, ovvero curva 1, la chicane di curva 5-6, il complesso 9-10-11, la chicane 12-13 e la finale 15-16
Come dicevamo in precedenza, il Gran Premio di Ungheria è stato in calendario del Motomondiale nel 1990 e nel 1992.
Nel 1990 successi di Capirossi in 125, Kocinski in 250 e Doohan in 500 mentre nel 1992 a trionfare furono Gramigni in 125, Cadalora in 250 e Lawson in 500.
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