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Gianmaria Rosati
14 ago 2025
In Austria per sfatare anche uno degli ultimi tabù rimasti. Marc Marquez infatti non ha mai vinto in al Red Bull Ring ed il GP in programma in questo fine settimana sembra davvero l’occasione giusta per cambiare le cose. “Me lo hanno chiesto già in tanti” l’ammissione dello spagnolo in conferenza stampa, alla quale Marc arriva dopo una rigenerante pausa e soprattutto da leader incontrastato della classifica generale.
“Proverò a vincere ovviamente ma l’obiettivo primario è quello di riprendere da dove avevo lasciato in termini di sensazioni. In questa pista ho perso diverse volte contro la moto rossa che guido, quindi vedremo come andrà. E’ un tracciato che consente di battagliare, anche se ora con l’aerodinamica e tutto il resto è più difficile sia lottare corpo a corpo che seguire da vicino un rivale”.
L’aspetto tecnico tiene banco più che mai in Austria, vista l’implementazione del controllo di stabilità all’interno del comparto elettronico delle MotoGP.
“Più si aggiungono cose del genere e meno il pilota può fare la differenza. Ho già provato cose del genere in passato e rendono la guida più semplice, quasi si può lasciare fare tutto al computer: da pilota non mi piace ma ogni costruttore la pensa a modo suo”.
Tornando all’azione Marc inizia la seconda parte di stagione con oltre 100 punti di margine sul primo inseguitore, tanto che alcuni ipotizzano già un primo match point titolato a Misano, in casa di Valentino Rossi.
“Inizio la seconda parte di campionato consapevole che solo io posso perdere il titolo quindi dovrò controllarmi: non si può essere il più veloce sempre e comunque, anche se è nella mia indole provarci sempre. Vincere il titolo a Misano a mio parere è impossibile. Mi piacerebbe avere un match point il prima possibile ma l’importante è vincere e non quando lo si fa”.
In questa stagione finora da sogno Marc insegue anche il traguardo delle 100 vittorie nel mondiale, sulla carta più che raggiungibile in breve tempo.
“Mi piacerebbe arrivarci presto ma non sono ossessionato dai numeri, bensì dalle vittorie. Più gare vinci meglio è ma per contano i campionati: non devo commettere l’errore di pensare a vincere più gare possibili perché voglio il titolo”.
L’ultima battuta infine lo spagnolo la spende sul recente test al Balaton Park.
“E’ stato un bel test, la pista non è difficile da imparare ma mi piace, anche perché penso che in calendario ci debbano essere piste veloci come Assen e altre più lente come questa. C’erano tutti i piloti Ducati e abbiamo già capito chi è più veloce nei vari settori: io nel primo, Pecco terzo e Alex nel secondo”.
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