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La seconda parte di campionato sta per cominciare dall’Austria e lo spagnolo ha ammesso di aver parlato con un altro team, ha raccontato di KTM e di Marc Marquez
13 ago 2025
La prima parte di stagione di MotoGP si è conclusa in maniera positiva per Pedro Acosta, che ha conquistato il primo doppio podio del 2025, sia nella Sprint sia nel GP, a Brno. Una bella soddisfazione dopo aver vissuto un inizio così difficile con KTM e intervistato dal Mundo Deportivo ha ammesso: “Quel podio era qualcosa di cui tutti avevamo bisogno. Specialmente emotivamente. È stata una boccata d'aria fresca”.
Dopo un inizio tra i più complicati, le cose stanno migliorando, così come i suoi risultati e le sue sensazioni alla guida della KTM: “Un passo alla volta ci stiamo avvicinando grazie a quello che l’azienda porta. Penso che faremo un altro step in avanti. Considerando come abbiamo cominciato, ora l’obiettivo è essere costantemente sul podio o il più vicino possibile. Se ripartiamo da lì, penso che sarà una buona seconda metà dell'anno”. Che comincia questo weekend proprio dall’Austria, circuito di “casa” per KTM.
Il mese scorso lo stesso Uccio, team director del team VR46, ha ammesso che ci sono stati dei colloqui con lo spagnolo in ottica 2026. Acosta non si è nascosto e ha commentato: “Quando qualcuno viene a parlarti, devi sempre ascoltarlo. Se qualcuno è interessato a te, lo ascolti almeno per rispetto. Sappiamo che c'è un marchio che è al di sopra degli altri. Sappiamo che ci sono sei moto in pista in questo momento che sono un gradino sopra le altre, e alla fine, vuoi sempre guidare la moto migliore perché in questo modo è sempre più possibile ottenere risultati”.
Realisticamente, se ci fosse stata la possibilità, Acosta ha dichiarato che non avrebbe rescisso il contratto con KTM: “Siamo professionisti prima di essere piloti, quindi dobbiamo continuare sulla strada intrapresa”. Ovvero onorare quanto firmato precedentemente.
Il pilota da battere in pista è senza dubbio Marc Marquez, che sta dominando la scena. Acosta se lo spiega così: “Hanno abbinato uno dei migliori piloti della storia alla migliore moto del momento. È chiaro che Marc è a un livello molto alto, la Ducati è a un livello molto alto, ed è chiaro che anche gli altri piloti sulla sua stessa moto fanno fatica a batterlo. Ma, in ogni caso, penso che anche le cose difficili si possano fare”.
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