GP Assen, Marquez risponde alle critiche: "Alex non mi attacca? Oggi è successo con Bezzecchi"

“Ieri mi sono arrabbiato perché mi è stato chiesto perché non mi ha attaccato” ha dichiarato lo spagnolo al termine dell’ennesima vittoria stagionale

GP Assen, Marquez risponde alle critiche: "Alex non mi attacca? Oggi è successo con Bezzecchi"
© Luca Gorini

Marco PezzoniMarco Pezzoni

29 giu 2025 (Aggiornato alle 15:27)

Soddisfatto per la vittoria numero 68 in Top Class ma al contempo preoccupato per l’infortunio del fratello Alex, Marc Marquez lascia Assen con altri 37 punti al termine di un weekend abbastanza interlocutorio.

E’ stata una bellissima gara – esordisce Marc a Sky – sembra che quest’anno nei circuiti difficili prenda tutto mentre nei circuiti a me più favorevoli commetto errori, ed è quello che devo ancora gestire. Oggi sono molto contento, come ho detto ieri ho vinto un’altra volta senza essere il più veloce in pista. Ho provato a gestire la gara come volevo.”

Poi aggiunge: “Sono molto contento ma non al 100% perché Alex si è rotto un dito, è il mio avversario principale per il titolo. Lo voglio in pista e in più è mio fratello. Adesso prendiamo l’aereo, si opererà subito a Madrid e proviamo ad aiutarlo per farlo tornare al più presto.”

Marc Marquez: “Mi difendo bene, per questo non mi superano”

Nella Sprint di ieri, Alex Marquez – più veloce di Marc in alcuni tratti – ha provato a mettere il muso della sua moto davanti al fratello, senza però riuscirci o forse senza volerci provare davvero. Nella gara lunga di oggi, invece, Marco Bezzecchi, pur avendo un ritmo migliore, non è riuscito ad attaccare Marc.

Mi sono arrabbiato – ha spiegato Marc Marquez – perché ieri, durante il media scrum, mi hanno chiesto: ‘Perché tuo fratello non ti ha attaccato lo stesso?’ E oggi invece: ‘Perché Bezzecchi non ti ha attaccato?’ Il punto è che, con questa MotoGP, se non sei più forte del pilota davanti, non puoi superare. Che si tratti di me, di Pecco o di chiunque altro, se chi è davanti si difende bene, l'attacco non è possibile.”

Sapevo che il mio punto debole erano le curve 11 e 12, la parte più veloce ma anche più stretta del tracciato. Ma se prendi la linea giusta, non ti si può passare, perché dopo arriva il mio punto forte: la staccata. Ieri mi sono difeso da Alex, oggi da Marco. In entrambi i casi abbiamo fatto una bella gara. Il più veloce ieri era Alex, oggi lo era Bezzecchi.”

Poi aggiunge:Le curve a sinistra mi hanno salvato il weekend, lì ero davvero fortissimo. Ieri ho sorpassato Quartararo, oggi invece Bagnaia. Cerco sempre di restare stretto, frenare forte e non commettere errori. Sapevo che, se oggi fossi riuscito a non sbagliare e a chiudere bene le curve 11 e 12, avrei potuto restare davanti. Ma, onestamente, non mi aspettavo di vincere."

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