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Pecco sembra ormai rassegnato ad una stagione alle spalle dei fratelli Marquez nonostante i primi incoraggianti giri nella gara di domenica
Marco Pezzoni
24 giu 2025
Finché ho grip davanti, finché ho un po’ di supporto all’anteriore che non si muove e non si chiude, riesco a essere veloce. Ma appena cala un po’, mi tocca fare il gambero come nel resto di questo inizio stagione."
Basta questa dichiarazione per fotografare ciò che sta passando Bagnaia in queste prime nove gare del campionato: competitivo fino a un certo punto, poi il crollo totale. Il pilota Ducati si ritrova così, troppo spesso, a fare da spettatore nella gara dei fratelli Marquez.
Domenica, al Mugello, ci si è messo anche un buco nella gomma posteriore a complicare la situazione, costando a Pecco il terzo posto a vantaggio di Di Giannantonio.
Tre punti in più o in meno, però, cambiano poco, considerando l’attuale situazione in classifica: -110 da Marc Marquez, compagno di box, e soprattutto -70 da Alex Marquez, che oggi rappresenta il vero punto di riferimento per Bagnaia, con Marc praticamente irraggiungibile.
E’ una domanda abbastanza retorica, ovviamente è un mix dato dalla presenza costante non solo di Marc ma anche di Alex oltre ai problemi attuali di Bagnaia con un anteriore molto o forse troppo ballerino. Aver portato nel box ufficiale il più scomodo compagno di box possibile per Bagnaia è stata la prima “mazzata”, al di là delle varie dichiarazioni di facciata di Tardozzi, Dall’Igna, lo stesso Marc e Pecco. Che Marc sia fortissimo non c’è alcun dubbio, così come è fuori discussione che ad oggi, senza dover forzare più di tanto (tanto è vero che i distacchi sono contenuti nell’arco dei 2” sul secondo), riesca a mettere una pezza alle mancanze di una GP25 (in realtà una 24.5) non così stellare come invece lo era la GP24 nei confronti della GP23.
La seconda “mazzata” è rappresentata dalla presenza costante di Alex a spalleggiare suo fratello Marc in ogni turno di prova e nelle gare, sia Sprint che gara lunga. Un Alex messo nelle condizioni quest’anno di rendere al meglio con una moto più performante della GP23 dello scorso anno, sfruttando anche la poca differenza con la moto ufficiale in mano a Marc, Pecco e Di Giannantonio.
È altresì evidente che Bagnaia non abbia pieno controllo della sua moto, o quantomeno lo abbia solo per brevi tratti, come dimostrano i sette giri spettacolari di domenica e l’andamento dei turni di prove dall’inizio dell’anno.
Lo ha spiegato lui stesso nel post gara: “La moto, tecnicamente, è molto simile alla '24. Anche nel 2023, quando il feeling non era perfetto, avevo comunque un anteriore molto stabile, così come negli anni precedenti. Quest’anno quella stabilità non c’è: la moto si muove tanto e non c’è modo di fermarla.”
Eppure, in quei primi sette giri nei quali ha battagliato con Marc ed Alex è stato il solito Pecco combattivo che non molla mai e che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare. Dopo - come lui stesso ha ammesso - l’anteriore è calato, prima quasi scaricandolo a terra in uscita dalla Bucine e poi lasciandolo del tutto facendogli fare da spettatore poco interessato del resto della gara, cercando di portare a casa il terzo posto, non potendo fare altro.
Il canovaccio, nonostante tutto è stato sempre lo stesso: Pecco che fa il gambero perché le gomme lo mollano, con Alex e Marc che arrivano al traguardo apparentemente senza sforzi. L’espressione in viso che Pecco ha rivolto in camera, appena rientrato ai box dopo la gara, è l’immagine eloquente dello stato attuale delle cose: nove gare trascorse e sempre lo stesso problema.
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