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Gianmaria Rosati
21 giu 2025
Se Assen rappresenta l’università delle due ruote, il Mugello ne è la cattedrale. La MotoGP infatti è sbarcata in uno dei suoi tracciati storici, dove la sinuosità delle verdi colline toscane si sposa perfettamente con quella del tracciato, le cui linee sono entrate nel cuore di gran parte dei piloti. Il Mugello infatti non rappresenta un grande pezzo della storia della MotoGP solo per la sua presenza ultraventennale in calendario – la prima edizione del GP andò in scena nel 1976, per poi stabilizzarsi dal 1994 in poi – ma anche e soprattutto per l’amore dimostrato dai protagonisti nel corso delle stagioni.
“Quando si compie il primo giro del fine settimana al Mugello è sempre emozionante” è il refrain di ogni venerdì del GP d’Italia, anche per chi oramai conosce ogni cordolo del tracciato toscano come le proprie tasche. E se per i piloti il Mugello rappresenta adrenalina, concentrazione – da mantenere in ogni punto – e velocità, per il pubblico significa spettacolo, divertimento e momenti da ricordare. Del resto lo slogan sulle colline toscane nel corso dei weekend di gara è sempre stato “al Mugello non si dorme”, e continua ad esserlo tutt’ora.
Dagli anni dei successi di Valentino Rossi, capace di colorare il Mugello di giallo – come ricordato anche da uno dei tanti caschi speciali di Vale – in una maniera impressionate, fino a quelli di Bagnaia, che ha aggiunto forti tonalità di rosso e soprattutto ha restituito al pubblico il giusto entusiasmo. Non è un segreto del resto che gli anni immediatamente successivi al ritiro di Rossi abbiano subito il contraccolpo proprio dell’uscita di scena di Valentino, con il 2022 come anno più complicato, ma la nuova generazione di campioni italiani guidata proprio da Bagnaia – che vinse in rimonta e da campione quel GP - ha saputo riaccendere la passione.
Una passione sempre più civile, dato che negli ultimi anni il pubblico è riuscito a mettere da parte quell’astio – totalmente immotivato – nei confronti di alcuni piloti, in favore del piacere che solo un weekend di gara al Mugello può regalare. I prati sono così tornati a vibrare, anche grazie alle molteplici attività ricreative organizzate per le serate del weekend di gara, e questo ha regalato nuova linfa anche ai piloti.
“Grazie ad una conoscenza di mio babbo sono stato tante volte nella tribuna Ducati, e ora vederla dalla pista è sempre particolare” ha raccontato in passato Marco Bezzecchi, che quest’anno vuole invece regalare una gioia ai suoi nuovi supporter in Aprilia. Restando su Ducati e sulla sua tribuna il Gran Premio 2025 è interessante, dato che per la prima volta Marc Marquez calcherà i saliscendi toscani con i colori del team ufficiale Ducati, la squadra italiana per antonomasia.
I supporter ducatisti dovranno forse abituarsi a tale novità, dopo un GP 2024 che per Ducati e l’Italia ha rappresentato un momento da ricordare. Molti hanno ancora negli occhi la livrea azzurra scelta dalla casa di Borgo Panigale per la domenica di gara, per celebrare al meglio la festa della Repubblica del 2 giugno. Mugello per le case e soprattutto piloti italiani significa infatti anche livree e caschi speciali, per celebrare un fine settimana da ricordare a prescindere da tutto, a cominciare da risultati e meteo.
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