Una nuova sfida attende Pecco Bagnaia. Dopo aver raccolto meno del previsto a Jerez il piemontese sbarca infatti a Le Mans con fame di rivincita, ma prima di concentrarsi su quanto verrà è bene concludere il capitolo andaluso, anche in relazione alle parole post GP di Gigi Dall’Igna.
“Gigi ha detto che ho deluso le aspettative? Assolutamente - conferma Pecco - Jerez è una pista dove sono sempre stato veloce, ma quest’anno no. La situazione attuale mi porta a volere di più: Gigi conosce il mio potenziale, sa che posso vincere tutte le gare, quindi è ora di farlo vedere nuovamente. Questo è solo una fonte di motivazione. Sto cercando di fare il possibile per tornare ad avere certe situazioni, e lo stesso sta facendo la casa per aiutarmi”.
Bagnaia è consapevole della sua situazione, ma anche del fatto che è troppo presto per farsi prendere da preoccupazioni eccessive.
“E’ sempre una questione legata a quanti punti ti separano dalla vetta e quante gare mancano alla fine della stagione. Siamo alla sesta gara e ho venti punti di ritardo, pur non sentendomi comodo in sella, quindi la situazione è più positiva di quanto sembri. Poi non sono comunque contento, dato che sono consapevole che se non avessi certi problemi non avrei tale distacco dalla vetta. Attualmente sto prendendo punti e sono partito meglio rispetto ad altre stagioni, ma la fiducia in sella non è quella che vorrei. Non sono triste, ma conosco il mio potenziale e la fiducia che vorrei, ci sto lavorando”.
Un lavoro non semplice, anche in relazione alle prestazioni dei suoi due principali rivali ossia Marc Marquez e Alex Marquez, muniti di una Desmosedici simile o uguale alla sua.
“Quando sai che le moto sono praticamente identiche è difficile trovare una soluzione, anche perché si parla di distacchi minimi. Quando non riesci più a fare qualcosa che ti veniva bene non è perché ti sei dimenticato come si faccia: spesso la causa è una mancanza di comodità, che ti impedisce di replicare quello che facevi in precedenza. Smettere di guardare i dati? Non è una buona idea, poi mi piace farlo, anche se nella MotoGP di oggi non è facile”.
Messo da parte il recente passato è tempo di pensare a Le Mans, dove l’anno scorso Pecco chiuse terzo alla spalle dell’assente Jorge Martin e di Marc, dal quale subì il sorpasso decisivo all’ultimo giro.
“La pista mi piace e le previsioni sembrano poter migliorare: sono pronto. La lezione dall’anno scorso è che in curva nove devo frenare più tardi: purtroppo nel 2024 ero finito a terra in quel punto e quindi ero un po’ guardingo, ma quest’anno mi sto concentrando sulle curve a sinistra e questo può essere un bel banco di prova”.
Anche in Francia il giorno più duro potrebbe essere il sabato, sinonimo di Sprint.
“La Sprint è un po’ diversa in questo tracciato, proprio perché quest’ultimo è un po’ a sé e le staccate non hanno un ruolo fondamentale. Il carico sulla moto cambia da Sprint a gara, e questo in certe situazioni non mi aiuta: le staccate in questo senso sono il momento più difficile”.
In ogni caso Bagnaia potrà contare sul lavoro svolto nei test di Jerez, con l’obiettivo di battere entrambi i fratelli Marquez.
“E’ difficile provare quello che non ho provato a Jerez durante un weekend di gara, soprattutto perché vorrei evitare stravolgimenti sulla moto, ma vorrei trovare una soluzione in futuro. Nei test penso di aver fatto un piccolo passo in avanti, ma lo vedremo qui: utilizzerò delle cose che Marc già stava utilizzando. Le possibilità di titolo di Alex? In questo momento è difficile parlarne, direi 33%”.
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