28 apr 2025 (Aggiornato il 29 apr 2025 alle 08:12)
Il primo confronto diretto tra Marc Marquez e Francesco Bagnaia è durato solamente un giro, lo spagnolo scivolato nel corso del terzo giro ha lasciato strada aperta al compagno di box ma soprattutto al fratello Alex. Andando ad analizzare il passo di Marc però si evince che nonostante la sua Desmosedici fosse visibilmente danneggiata ha tenuto un passo simile a quello del fratello trionfatore del GP.
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Quattro pole position, cinque successi nelle Sprint e tre vittorie nei GP, l’inizio di stagione di Marc Marquez è stato impressionante. A pesare però nel computo finale di queste prime cinque gare sono le due cadute di Austin e Jerez dove lo spagnolo ha lasciato sul terreno potenzialmente 36 punti. Coi se e coi ma non si vincono le gare né tanto meno i campionati ma affermare che senza la scivolata di Austin quella gara sarebbe stato un assolo di Marc – a partire dalla gestione della strategia prima del via – è tutt’altro che blasfemia, più difficile poter immaginare quanto sarebbe accaduto a Jerez con lo spagnolo scivolato solo al terzo giro mentre era alle spalle sia di Fabio Quartararo che del compagno di box Francesco Bagnaia.
Un indizio per provare ad immaginare un GP con Marc in gara per la vittoria però ce lo da l’analisi dei tempi. Marc al termine della gara ha confermato di aver spinto per recuperare più punti possibile in ottica campionato dovendo però fare i conti nelle prime fasi dopo la caduta con una carena danneggiata. Il pilota Ducati ha spiegato che appena ripreso la via della pista ha passato qualche giro a cercare di capire se fosse tutto ok sentendo la carena della moto grattare a terra – in questo caso la direzione gara avrebbe per lo meno dovuto porsi il problema se richiamare Marc ai box con la bandiera nera e disco arancione – ma che una volta “consumata” la parte più esterna ha potuto riprendere con il proprio ritmo. I danni sul lato sinistro della sua Desmosedici erano evidenti, e l’assenza di buona parte delle appendici aerodinamiche dal lato sinistro non ha di certo aiutato nella rimonta dell’otto volte iridato. Ciò nonostante Marc di fatto ha girato con lo stesso ritmo del fratello Alex che è transitato in solitaria per primo sotto la bandiera a scacchi. Confrontando i distacchi giro per giro al termine del terzo passaggio Marc dopo essere ripartito aveva un ritardo di 19”388 da Fabio Quartararo in quel momento in testa alla corsa, mentre al termine del GP il distacco dal fratello Alex è stato di 20”890.
Andando poi ad analizzare giro per giro il passo di Marc nella seconda metà di gara – tranne nei passaggi dove ha dovuto effettuare sorpassi – era costantemente più veloce di Alex. Tra il diciassettesimo e il diciannovesimo giro di gara mentre Marc era a caccia di Aleix Espargaro e della zona punti l’ufficiale Ducati ha inanellato tre passaggi sotto il muro del 1’38” facendo registrare anche il suo miglior passaggio in gara in 1’37”544 mentre negli stessi passaggi Alex ha iniziato ad alzare leggermente il proprio passo andando per la prima volta sopra il 1’38” nonostante in quei passaggi abbia guadagnato oltre un secondo su Quartararo e Bagnaia. La caduta di Marc Marquez oltre a costare la leadership al pilota di Cervera ci ha privato con buona probabilità di un duello all’ultimo giro con il fratello Alex che ha potuto festeggiare il primo successo in MotoGP e il ritorno in vetta al mondiale. Come Penelope nell’Odissea, Marc Marquez in questo inizio di stagione sta disfacendo in gara ciò che ha creato col dominio in qualifica e nelle Sprint. Contro di lui però non ci sono i Proci ma due campioni del mondo come Alex e Pecco, e il gioco si fa sempre più pericoloso.
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