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Francesco Allevato
17 apr 2025
Tra le 7 vittorie su 8 "manche" disputate tra Sprint e gare lunghe di Marc Marquez ed il trionfo di Pecco Bagnaia ad Austin, il team ufficiale Ducatim ha fatto en plein in quest'avvio di stagione, dimostrando una superiorità estremamente netta ed evidente. Intervistato da "AS", il team manager della squadra di Borgo Panigale, Davide Tardozzi, ha elogiato il lavoro della squadra e la competitività della moto, approfondendo la dinamica riguardante la convivenza all'interno del box dei due campioni. Nello specifico, Tardozzi ha tirato le orecchie al campione di Chivasso per le difficoltà d'adattemento che sta avendo in questo momento storico: "Bagnaia non è il tipo di pilota che si adatta a guidare una moto che non sia nel suo stile e questo crea un problema alla squadra; è un campione e come tale dovrebbe imparare a gestire le criticità. Considerato che la Demosedici ha dei punti di forza, bisogna saperli sfruttare".
Tardozzi ha posto l'accento sul momento di forma semplicemente incredibile di Marc Marquez, al momento il pilota indubbiamente più forte e veloce del mondo: "Quando Marquez ha fatto 52.5 e 52.6 a quattro giri dalla fine del GP del Qatar, ha dimostrato chi è il re in questo momento. Penso che in Ducati abbiamo il re e il principe. Abbiamo undici titolo mondiali in squadra, una moto incredibile e non possiamo che essere contenti". Il team manager italiano ha poi virato sull'analisi di altri piloti come Maverick Vinales, ritrovato tra le curve di Doha, e Fermin Aldeguer, sorpresa di questa prima fase di campionato: "Vinales è un pilota molto talentuoso, è un bene per il campionato che abbia fatto un risultato positivo. Aldeguer sta crescendo molto, merita una menzione speciale, credo che possa essere il futuro di questo sport".
Infine, un ultimo commento sulle potenzialità di Bagnaia e soprattutto sullo stato di forma di Marquez, ritenuto da Tardozzi, la miglior versione di sè, di sempre: "Bagnaia si metterà in evidenza e potrà battere Marquez. Marc sa di dover vincere il titolo, il Marquez di oggi è molto meglio di quello che era e inoltre immagino possa essere pericoloso per altri quattro o cinque anni. Ad ogni modo, sappiamo di poter contare su due grandissimi piloti e ne siamo lieti".
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