Se non sbaglia per i fatti suoi, mica si batte. Tesi più che mai viva per Marc Marquez, nuovamente sul gradino più alto del podio MotoGP quest'anno. Dopo la Sprint ricoperta ieri da Medaglia d'Oro, stasera un Gran Premio durante il quale, per qualche attimo, in tanti hanno pensato di un numero 93 a testa bassa di fronte a Maverick Vinales. Invece no: l'otto volte iridato ha reagito, superando la KTM e siglando la terza doppietta stagionale. Ducati Lenovo in festa anche per Pecco Bagnaia, terzo.
Alex Marquez ne ha combinate una più del diavolo. In primis, il numero 73 tamponato il fratello Marc, staccandogli dal codone una aletta simil-stegosauro. La Desmosedici Rossa sembrava comunque funzionare. Più tardi, colpo a Fabio Di Giannantonio, col romano di conseguenza largo e privato dalla possibilità di giocarsi un podio. Per il portacolori Gresini è arrivato un Long Lap Penalty.
Brutta caduta per Jorge Martin, ruzzolato su cordoli e asfalto, poi sfiorato - se non colpito - dall'incolpevole Di Giannantonio. Il numero 1 era a terra, per fortuna si muoveva, ma dava segnali di un pilota dolorante. Il trasporto al Medical Center del circuito di Lusail è stato necessario e pronto.
Senza l'errore commesso ad Austin - mentre comandava, precisiamolo - avremmo un catalano trentaduenne a punteggio pieno, dato pronosticabile "facilmente" a inizio stagione per alcuni, meno per altri. La differenza di pensiero è proprio in Marc: quando evita distrazioni, chi può batterlo?!
Maverick VInales ha reso la vita un po' dura a Marquez, facendogli sudare il successo. Top Gun quasi storico: è andato a podio con la KTM, perciò quarta MotoGP diversa in carriera, preceduta in retromarcia da Aprilia, Yamaha e Suzuki. Qualora vincesse, farebbe una cosa unica a livello mondiale. Da notare un warning della Race Direction: per il numero 12 verifiche di gonfiaggio minimo della gomma Michelin anteriore, trovata sotto i valori concessi in gara.
Pecco Bagnaia sul terzo gradino, Franco Morbidelli ha guidato le operazioni sino a cedere la testa, Johann Zarco fantastico su Honda, Fermina Aldeguer si è messo alle spalle Alex che, come appreso, ha rispettato la punizione inflittagli. Buon ottavo posto per Fabio Quartararo e Yamaha, Pedro Acosta su RC16 nono, Marco Bezzecchi decimo: la migliore Aprilia è del romagnolo.
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