Dagli USA con furore: tutti gli americani del Motomondiale

Dagli USA con furore: tutti gli americani del Motomondiale© Gold&Goose

Kenny Roberts Senior, Freddie Spencer, Eddie Lawson, Kevin Schwantz, Wayne Rainey, John Kocinski, Kenny Roberts Jr e Nicky Hayden tra gli iridati della scuola americana

25.03.2025 ( Aggiornata il 25.03.2025 10:21 )

Nuova gara nel continente americano e seconda puntata della rubrica “Paese che vai, pilota che trovi”. Per la #RoadToAustin oggi vediamo tutti i piloti americani del Motomondiale, da quelli più vincenti ai one season wonder.

A differenza dell’Argentina che ha prodotto solamente Porto, Rodrigo e Valentin Perrone, la scuola nordamericana del motomondiale ha prodotto un numero enorme di piloti, titolati o meno, che hanno dato spettacolo sui tracciati di tutto il mondo. 

Kenny Roberts capostipite e primo titolato, Freddie Spencer l’eroe delle due classi


Se qualche traccia di pilota americano si è intravista sul finire degli anni 60, è dagli anni 70 che dal Nord America arrivano in massa piloti dalle grandi doti di guida, provenienti dal campionato nazionale AMA. Il capostipite della colonia americana del Motomondiale è, senza dubbio, il grande Kenny Roberts. Kenny debutta in 250 nel 1974 con la Yamaha e non lascerà mai più le moto di Iwata, diventandone team manager poi tra gli anni 80 e 90. 

Kenny arriva 4° in 250 nel 1978 con due vittorie e due secondi posti, ma è in 500 che ottiene le fortune maggiori con ben tre titoli consecutivi tra il 1978 ed il 1980. Nel 1981 chiude terzo e nel 1983 chiude secondo per due punti alle spalle di Freddie Spencer.

Un altro grande degli anni 80 e tre volte iridato proprio come il “marziano” Kenny Roberts è nientemeno che “Fast” Freddie Spencer, fino all’anno scorso capo dello Steward Panel della FIM. Freddie debutta nel 1980 in 500 con la Yamaha ma sarà con la Honda che farà i risultati migliori. Nel 1983 batte di appena due punti Kenny Roberts, mentre nel 1985 fa la storia vincendo nello stesso anno 250 e 500. Dall’86 la sua carriera è in discesa: solo 4 punti tra l’86 e l’88 prima di appendere il casco al chiodo. Nell’89 è Giacomo Agostini a convincerlo a rientrare in scena: 33, 5 punti con un quinto posto in spagna come miglior risultato in gara. Centra 2 punti nel 93 con la ROC Yamaha.

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