La classe regina non è più “vietata” a genitori e mariti: ben sei piloti titolari hanno figli. È lontana l’epoca dei fenomeni a lungo scapoli
Mirko Colombi
15 feb 2025
Si potrebbe rispondere “tutto e niente” ma se fosse ancora tra noi, Enzo Ferrari si farebbe sentire. Storica la sua frase: “Un pilota perde un secondo al giro per ogni figlio che nasce”. Comprensibile, pensando al senso del rischio che cambia sapendo di avere qualcuno che è sangue del tuo sangue che ti aspetta a casa o, peggio, al box. Eppure al fondatore del Cavallino “risposero” nomi che dettero alla luce pargoli, a partire proprio da un simbolo di Maranello come Michael Schumacher, super campione della Formula 1 capace di vincere, malgrado dovesse pensare anche a Gina Maria e Mick, rispettivamente alla luce nel 1997 e 1999. Da papà, il tedesco conquistò cinque allori consecutivi tra il 2000 e il 2004 a bordo della Ferrari. Diversa la storia di un’altra Leggenda contemporanea: Valentino Rossi, papà di Giulietta e Gabriella, ha atteso la fine della carriera agonistica (anche se oggi con le auto non scherza) per il grande passo, ricalcando quanto fece Giacomo Agostini, che si sposò a 46 anni e successivamente ebbe due figli (la primogenita Vittoria di recente lo ha reso nonno).
All’esatto opposto Casey Stoner, con Alessandra Maria nata nel 2012, il giorno 16 febbraio, quando il rivale Valentino ha compiuto 33 anni. Chissà quanto casualmente, in quel 2012 vissuto sulla Honda ufficiale l’australiano ha deciso di abbandonare le corse. Di certo Stoner e Andrea Dovizioso – divenuto padre di Sara a 23 anni – sono stati le eccezioni di una MotoGP che in quegli anni appariva quasi vietata a mariti e genitori, come dimostravano i già citati Rossi e Marquez, ma anche Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Oggi sono Luca Marini e Joan Mir a difendere i colori HRC, con il fratello di Rossi genitore lo scorso 12 ottobre di Angelina Luce, mentre il maiorchino ha in Joan junior un bimbo nato il 22 luglio 2023. Al contrario la coppia Ducati Lenovo, per ora, è “ferma”: Pecco Bagnaia e Marc Marquez amano condividere momenti con i piccoli tifosi nel paddock, ma Domizia Castagnini (sposata da Pecco nel luglio scorso) e Gemma Pinto non hanno mai svelato una dolce attesa. Altro che Kenny Roberts senior, “fecondatore” storico della classe 500: sappiamo di Kenny junior, anch’egli titolato nella mezzo litro edizione 2000, ma lo stesso Kurtis partecipò a MotoGP e SBK, da notare la sorella Kristie: tutti e tre i geniti hanno la lettera “K” nei nomi scelti dal Marziano.
Honda HRC non è l’unico team con due padri di famiglia. È il caso di Pramac Racing che ha lasciato la Ducati accettando la sfida Yamaha: Paolo Campinoti, genitore, ha in Jack Miller e Miguel Oliveira un duo con tre figli, ovvero Pip Florence per l’aussie, nata nel 2023, Alice nel 2021 e Pedro tre anni dopo per il portoghese. Da notare come Miguel, nonostante responsabilità e pensieri, abbia fatto suoi i GP Indonesia e Thailandia nel 2022, in sella a una KTM portata al limite su fondi bagnati. Nel 2024 la sola medaglia d’argento presa dal team Aprilia Trackhouse è stata appannaggio dello stesso Oliveira. Un ulteriore papà in casa Yamaha è Alex Rins, che assieme ad Alexandra Urbi è spesso e volentieri accompagnato dal piccolo Lucas: "Quando lo lascio a casa, sento sempre di più la distanza. Ne soffro, ma questo è il mio lavoro" ha confidato il catalano, dopo aver conquistato Austin assieme al Team LCR nel 2023. Il compagno di team Fabio Quartararo vive decisamente un’altra fase, dato che non ha dato notizie neppure di liaison amorose.
Non si registrano figli tra i piloti delle Case italiane: zero in Ducati (se escludiamo il tester Michele Pirro, con le piccole Ginevra e Giorgia) e zero in Aprilia (complice un’età media dei titolari di soltanto 25 anni), dove invece fino alla scorsa stagione c’erano due papà nel box, Aleix Espargaró e Maverick Viñales, oggi in KTM, dove porta con sé Nina e Blanca, nate nel 2021 e 2023. Ricordiamo un triste e struggente momento, al quale Top Gun e la moglie Raquel Subirà Montesinos hanno avuto la forza di presenziare, malgrado il grave lutto. Dean Berta Viñales, cugino di Maverick, era venuto a mancare nella tragica Supersport 300 di Jerez del 2021, il pilota allora in Aprilia aveva presenziato con la famiglia. “Sono l’uomo più felice del Mondo che però vive il momento più triste” il suo struggente commento, perdendo il cugino che voleva emularlo, pochi mesi dopo essere diventato papà. In casa KTM, Brad Binder e la moglie Courtney aspettano l’aprile a venire, per una nascita preceduta da “Parecchi allenamenti”. Pedro Acosta, ventenne, ha ancora tempo. E lo stesso Enea Bastianini non ha ancora avviato il progetto di famiglia. Una via estremizzata da Johann Zarco, uccel di bosco, ossia un uomo che ama la libertà. Difficile mettere su famiglia in certe condizioni, sempre che il francese ne senta la necessità. Completamente da scoprire Somkiat Chantra, che nella sua Buriram scherzava: “Vedete, quello striscione è stato appeso in tribuna da un gruppo di tifose. Vorrebbero essere madri dei miei figli, ma quanti dovrebbero essere?». L’estroso pilota proveniente dal Sud-Est asiatico ha altro a cui pensare: «Ho telefonato a mia mamma, una volta avuta la conferma del salto di categoria. Abbiamo pianto assieme da quanto forte fosse l’emozione”.
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