Copertura posteriore distrutta per Binder: stile di guida da rivedere, o quattro cilindri austriaca "devastante"
Bello scatto fotografico, che fa notare bene un dettaglio di notevole conto: la gomma posteriore della MotoGP in oggetto è letteralmente "divorata", per una spalla sinistra che ormai non ha più niente da offrire. Il pilota, abbandonata la KTM ai tecnici, rientra al box. Pure lui sarà "mangiato" dalla RC16?
Immediatamente accortosi che qualcosa non funzionasse, il rookie 2024 Pedro Acosta impostò uno stile di guida a privilegiare linee tonde e regolari, corpo all'infuori, frenate dolci e accelerazioni progressive. L'esatto contrario di quanto fatto da Brad Binder, spigoloso e derapante, corpulento e devastante, il pilota sceso di sella nela foto di copertina.
Il sudafricano, recentemente, lo ha ammesso: meno stop and go, più percorrenza. Facile è dirlo, meno rispettare le parole. Considerando la conformazione del Chang International Circuit, a girare in senso orario, si evince che il "problema" sofferto dalla Michelin posteriore riguardi maggiormente le pieghe sinistrorse. Ad alta velocità se ne percorre giusto una, forse un paio.
Assetto da ricalibrare, certo, erogazione della potenza da addomestica, va bene, o troppe tornate compiute dal numero 33? A quanto pare, il resto della concorrenza viaggia su un binario, per una usura "canonica", come dire. Maverick Vinales ed Enea Bastianini, novelli sulla RC16, se ne stanno rendendo conto: la quattro cilindri teutonica è "cocciuta", e va condotta con una dose di mascolinità aggiuntiva.
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