MotoGP, Maverick Vinales a cuore aperto: "Con Aprilia ho rischiato"

Che Maverick Vinales sia un pilota piuttosto particolare lo abbiamo visto un po’ tutti: quando tutto gira per il verso giusto è semplicemente imprendibile (vedi Austin 2024 con la doppietta Sprint-Main Race, che gli ha permesso di entrare nella storia per aver vinto gare con tre marche diverse in MotoGP) mentre quando gira tutto storto lo spagnolo non ingrana e anzi perde la brocca come nel caso di Austria 2021 quando è stato licenziato da Yamaha per comportamento non consono alla politica del costruttore (in poche parole aveva mandato fuorigiri il motore della M1 negli ultimi giri di gara ed anche rientrando in pit lane).

Nel documentario realizzato da DAZN Spagna “Maverick dos vidas” (in italiano le due vite di Maverick), il pilota di Roses si lascia andare a tante confessioni, facendo scoprire un lato molto umano del pilota che l’anno prossimo tornerà a guidare una KTM, 12 anni dall’ultima volta (Moto3 2013, l’anno del suo titolo iridato).

Aprilia una scelta azzardata

In un passaggio del documentario, Vinales torna sulla firma con Aprilia dopo il licenziamento di Yamaha. “Aprilia mi ha fatto tornare la passione per il motociclismo, è stata una scelta rischiosa però mi serviva una sfida come quella”. Lo spagnolo ricorda anche il terribile incidente che ha portato via suo cugino Dean Berta a Jerez nel 2021, ultimo round della SSP300: “Gli incidenti capitano, ma la perdita di tuo cugino nel tuo sport non si supera. Gli avrei dedicato tante gare, ma ho potuto dedicargli solo quella di Austin. E’ stato molto difficile accettarlo ed ero scettico su quella categoria (SSP300). Uno sport che tu ami così tanto, che si porta via chi ami è difficile da comprendere.”

Continua nella prossima pagina