Il motorsport director della KTM ha commentato negativamente la stagione da poco conclusa, ammettendo le iniziali ambizioni
Il 2025 sarà una stagione particolarmente importante per KTM, tanto per i numerosi problemi di cui tanto si parla nelle ultime ore, quanto per la mancanza di risultati che quest'anno ha messo in discussione la competitività della casa austriaca. Sebbene la classifica finale veda Brad Binder e Pedro Acosta immediatamente alle spalle dei primi quattro piloti, tutti targati Ducati, il bottino relativamente alla vittorie recita "zero" alla relativa casella. Tuttavia, come spiegato dal motorsport director Pit Beirer, dal punto di vista del valore e del livello dei piloti il 2025 può già far sorridere, potendo contare sugli ufficiali (Acosta e Binder) e sui nuovi piloti KTM Tech 3, Maverick Vinales e Enea Bastianini.
"Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e dal punto di vista sportivo siamo messi bene per la prossima stagione. Nelle ultime settimane abbiamo imparato molto di più sulla nostra moto e questo è importante. Non sarà lavoro di una sola persona; sarà uno sforzo di squadra per fare il successivo step. Credo fermamente che nessuno possa decidere tutto in un progetto MotoGP. Ci serve un team forte. Su questo stiamo lavorando. Crediamo di avere le persone adeguate per fare lo step successivo. Sappiamo che dobbiamo fare un altro step, e per questo c'è un gran lavoro dietro le quinte per riuscirci", ha concluso Beirer.
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In occasione del #SolidarityGP, Pit Beirer, ha tracciato un bilancio della stagione 2024, non mancando di autocritica: "Devo essere onesto, le nostre aspettative erano un po' più alte, specialmente con Brad Binder e Jack Miller ma abbiamo avuto degli alti e bassi. È stata un'estate davvero difficile ma almeno siamo riusciti a stabilizzare la situazione e a ottenere alcuni risultati decenti". In vista del 2025, le novità non mancano neppure sotto il profilo del personale ai box: "Sebastian Risse, il nostro nuovo responsabile tecnico, è al 100% il responsabile delle nostre decisioni tecniche in pista, insieme ad Aki Ajo. Abbiamo un team molto forte sia dal punto di vista del motore che del telaio. Avranno delle altre responsabilità, ma anche il nostro leader del team di collaudatori con Dani Pedrosa. Tutti questi nomi prenderanno delle decisioni dopo ogni gara".
In casa KTM, in molti si aspettavano un gap da Ducati quantomeno ridottosi rispetto al 2023: "Guardando alla stagione da poco conclusa c'è da dire che abbiamo conquistato sei podi nelle Sprint e sei in gara lunga. Siamo stati la seconda miglior casa costruttrice e questo è molto positivo. Però ovviamente pensavamo che saremmo stati più vicini a Ducati che quest'anno ha fatto un lavoro fantastico. Dobbiamo far loro i complimenti per quanto fatto ma continuiamo a lottare, a spingere e ad apprendere".
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