Il numero uno del tennis ha tracciato un parallelismo con il nove volte iridato nel Motomondiale
A suon di trionfi, Jannik Sinner è diventato un simbolo del tennis, un autentico trascinatore capace di avvicinare allo sport migliaia di nuovi appassionati. Una forza che lo ha portato a essere paragonato ad altri sportivi in grado di catalizzare l'attenzione e trascinare l'intero movimento, come Alberto Tomba nello sci e Valentino Rossi nel motociclismo. E a proposito del nove volte iridato nel Motomondiale, a margine delle Atp Finals Sinner ha fatto un paragone tra sé, il Dottore e la MotoGP.
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“Giocare con il cappellino per me è molto importante, quasi come il casco per i piloti della MotoGP" ha dichiarato il numero uno del tennis nel media day a Torino. "In un'intervista Valentino Rossi ha detto che quando abbassa la visiera per lui esiste solo la gara e per me mettere il cappellino è quando inizia ad esserci soltanto il tennis. E a proposito di dottori (il riferimento è al soprannome di Rossi, ndr), se sbaglio non faccio male a nessuno". Sinner ha parlato poi della pressione alla vigilia dei match importanti: "Quando entri sul centrale degli US Open c’è scritto che la pressione è un privilegio. Ed è davvero così, perché tanti atleti non sentiranno mai ciò che provo quando gioco un match importante, ho lavorato per arrivare lì ed è una sensazione divertente”.
La grandezza dei vincenti sta proprio in questo: trasformare la pressione in motivazione, come fatto da Rossi e Sinner nelle rispettive carriere.
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