“Le Ducati ufficiali hanno il pacchetto migliore, ma dietro c’è una bella battaglia” commenta il pilota romano dopo il sesto posto nella Sprint
Marco Pezzoni
5 ott 2024 (Aggiornato alle 13:20)
Sesto posto nella Sprint per Fabio Di Giannantonio che ancora tiene alta la bandiera del team Pertamina Enduro VR46 in vista della gara lunga di domani
“Sono contentissimo – esordisce Diggia – questa è la prima gara nella quale mi sento un po’ meglio e riesco a correre senza gli antidolorifici pesanti. Sento un po’ di più la spalla mentre guido ma riesco a fare più di forza. Riesco a guidare la moto di nuovo quasi come prima dell’infortunio quindi direi per il momento che è un weekend molto buono.”
Il sesto posto ottenuto nella Sprint fa ben sperare per la gara lunga della domenica nella quale capitalizzare quanto di buono fatto fino a questo momento. “Abbiamo fatto una buona qualifica, piazzandoci in terza fila. In gara ho battagliato con Morbidelli e sono tornato a stare vicino ai primi. Domani sarà importante fare una buona scelta per quanto riguarda la gomma posteriore. Penso che nella gara lunga andiamo forte, l’unico problema è che rispetto all'anno scorso, in cui riuscivamo a preservare le gomme, ora consumiamo molto di più il posteriore.
Poi aggiunge: “In base alla scelta della gomma posso fare due gare diverse, mi sento bene fisicamente e in questa gara penso di poter spingere fino alla fine. La media rende la moto meno aggressiva, sarà gara vera verso la fine. Con la GP23 facciamo fatica a stare vicini alla GP24 soprattutto in accelerazione perché perdiamo a centro curva."
Sui confronti con le altre case spiega: “Le KTM stanno andando fortissimo, Acosta ha fatto la pole ed era primo quando è caduto, Binder ha avuto un problema altrimenti anche lui stava nel gruppo con noi, anche Vinales era davanti a me in partenza. I pacchetti migliori sono quelli delle Ducati ufficiali ma dietro c’è una bella battaglia. Binder era quarto e stava facendo una bella gara nonostante abbia fatto solo tre giri e non sappiamo se senza quel problema avrebbe potuto fare un’altra gara, o Acosta avere il calo per tornare indietro. È la prima vera gara nella quale si è visto Acosta scappare e spingere, quando spesso lo si è visto spingere all’inizio per poi avere il calo verso la fine.”
Nonostante Fabio abbia guidato quasi ai livelli prima dell’infortunio, all’orizzonte si prospetta una visita medica per capire il da farsi con la spalla. “Ho una visita importante, mercoledì quando torno, e da lì capirò cosa fare. Vorrei fare il massimo in questa stagione nonostante non ci stiamo giocando nulla, voglio correre e fare tutto il campionato. Allo stesso tempo i due anni che arrivano sono molto importanti e bisogna arrivare già al 100% ai test iniziali. Eventualmente se c’è da saltare qualche gara la salto, ma ancora non è deciso.”
Sulla battaglia con Morbidelli: “Morbidelli è un pilota molto forte. In alcuni punti ero più veloce di lui, avrei voluto attaccarlo ma a centro curva, quando tocchiamo entrambi il gas, la GP24 continua a girare con il gas e poi accelera mentre noi con la GP23 tocchiamo il gas e perdiamo grip. Quella fase lì,a centro curva, fa perdere accelerazione e linea e star dietro si fa fatica. La 24 frena più avanti mentre noi lo facciamo un po’ prima portando però più velocità in curva. E’ una guida diversa e attaccare si fa fatica, tutti i sorpassi che ho fatto quest’anno me li sono dovuti inventare nel misto.”
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