Il ritiro dalla MotoGP ha chiuso un capitolo importante per Valentino Rossi, durato dal 1996 al 2021, per aprirne uno completamente nuovo. Il pesarese a Valencia ha appeso definitivamente il casco al chiodo come pilota delle due ruote e ha poi cominciato un nuovo capitolo diventando un pilota di auto, aprendo un team in MotoGP e diventando allo stesso tempo anche papà. A tre anni dal suo ritiro Rossi è in attesa anche della secondogenita e ha fatto un bilancio di com’è radicalmente cambiata la sua vita.

La sensazione di quando sei un pilota di MotoGP

“Quando ho smesso con la MotoGP, la mentalità è cambiata un po'” ha raccontato Rossi a TNT Sports. Nello specifico ha dichiarato: “C'è meno pressione e inizi a capire alcune cose in modo diverso rispetto a quando sei un pilota. Perché quando sei un pilota sei sempre molto concentrato, è come se fossi all’interno di una specie di bolla, e il resto lo capisci un po' meno perché sei sempre molto concentrato sulle gare”. Tutte le energie devono essere focalizzate solo ed esclusivamente sullo sport.

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"Ora passo molto più tempo in ufficio"

Tutti i piloti hanno in mente solo il raggiungimento del proprio obiettivo, del proprio sogno e tutto il resto è solo un contorno. Rossi ha confermato: “Sei sempre lì che cerchi di capire come andare più veloce e tutto il resto”. Il resto è un di più, va normalmente in secondo piano. Oggi che si è ritirato da tre anni, il Dottore ha ammesso: “Sono più rilassato, ma a parte questo la vita non cambia molto: ho molte cose da fare, perché lavoriamo molto duramente per la squadra, ad esempio, e anche con l'Accademy, per cercare di dare un buon aiuto a tutti i nostri piloti”.

La sua vita è diversa da quella precedente, da quella a cui era abituato: “Quando ero un pilota lavoravo meno, ora passo molto più tempo in ufficio e ho molte cose da fare”. Questo è l’altro lato della medaglia che non conosciamo.

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