Grassilli: "Marquez non vince dal 2021 con la Honda? Mica siamo preoccupati"

Mauro, Direttore Sportivo Ducati "Marc è la scelta giusta, vincerà con la Desmosedici e sarà gestito egregiamente assieme a Bagnaia"

Grassilli: "Marquez non vince dal 2021 con la Honda? Mica siamo preoccupati"
© Gorini

Mirko ColombiMirko Colombi

24 lug 2024

Operava con profitto nelle retrovie, occupandosi di marketing e rapporti con gli sponsor. Poi, è subentrato a Paolo Ciabatti nel momento più vincente dell’azienda rappresentata, ma altrettanto delicato. Dall’ufficio ai paddock iridati, sta interpretando il ruolo da Direttore Sportivo mettendoci calma in qualsiasi frangente gli si prospetti, ponderatezza nelle risposte, disponibilità nei confronti degli interlocutori.

Mauro Grassilli, è “Uno storico e affezionato lettore di Motosprint” al quale abbiamo sottoposto domande di ogni tipo, attenendoci all’attualità Rossa. Pecco Bagnaia ancora leader dopo il Sachsenring, Jorge Martin diretto rivale e destinato in Aprilia, Pramac Racing prossimo all’uscita dall’orbita di Borgo Panigale, Enea Bastianini e Marco Bezzecchi in partenza ad altri lidi. Senza dimenticare Marc Marquez, “pietra dello scandalo” che ha fatto esplodere il mercato, ma non implodere il professionista, che risponde partendo da concetto filosofale condivisibile: “Ogni azione compiuta” pronuncia guardando nel vuoto, poi cerca il nostro sguardo: “provoca altre azioni. Essendo altissimo il livello della attuale competizione, le decisioni creano scompiglio. Arduo è prendere decisioni che evitino malcontenti o lamentele. Questo è il bello di trovarsi in alto”.

Marc manca la vittoria dal 2021 con la Honda. Vincerà anche in Ducati

Decisioni e pedine da spostare, d'accordo, ma avevate almeno un punto fisso?

“Certamente, lo avevamo eccome. Era e rimane Pecco Bagnaia. Lui è il nostro ambasciatore, la bandiera Ducati, la persona più importante dal punto di vista sportivo. In qualsiasi incontro condiviso in azienda, emerge come Bagnaia sia il numero 1 del progetto concernente la MotoGP”.

Avete in casa un mito del motociclismo, ve ne siete resi conto? Il pubblico faticava a capirlo.

Noi no, anzi. Il contrario. Il mio obiettivo era confermare Pecco in squadra quanto prima. Infatti, a precedere Lusail abbiano annunciato la concretizzazione del biennale sottoscritto tra la Casa e il pilota. Dalla gara del Qatar in avanti è partita l’analisi di gruppo: chi siederà alla sinistra di Pecco?”.

Affiancandogli Marc Marquez, Pecco ne risentirà?

“Parliamo di due grossissimi ed esperti professionisti. Il nostro pensiero dice ‘no’, perché Pecco e Marquez sono stati valutati anche in ottica futura, assieme. Ci abbia ragionato. Il nostro spogliatoio è forte, lo gestiremo egregiamente anche nei prossimi anni”.

A Marquez manca la vittoria da Misano 2021 e i tempi Honda. Siete preoccupati?

“No, per niente. Nell’analisi interna stilata, l’Ingegner Gigi Dall’Igna ha spiegato ed evidenziato il miglioramento palesato nei mesi sinora completati da Marc. Siamo certi che Marquez avrà del tempo per vincere le gare anche sulla nostra Desmosedici”.

Desmosedici, la miglior MotoGP.

Sì, però io ho anche vissuto momenti difficili in Ducati Corse. Oggi le cose vanno alla grande e, in quanto gruppo, ci godiamo risultati e successi presenti. Faccio memoria a quando soffrivamo: mancavano risultati, il progetto era tutto fuorché vincente, avevamo grosse difficoltà a parlare coi partner. Sportivamente, in termini organizzativi e in ambito spogliatoio, non siamo riusciti a esprimerci. Arrivò Valentino Rossi, teoricamente in aiuto, tuttavia la situazione non migliorò. E io, professionalmente, ne risentii. Ecco perché sottolineo quanto oggi sia un momento meraviglioso, da godere appieno”.

Farete anche delle rinunce: Martin, Enea Bastianini, Pramac Racing. Sono perdite pesanti?

Pesanti. Sì. E’ difficile spiegarlo a parole: oltre alla logica relazione lavorativa, vengono coinvolti i valori quali amicizia e aspetto umano. Dei tre punti elencati, rimarranno il secondo e il terzo, purtroppo andrà via il primo. E dei tre nomi elecanti, andranno via tutti. Purtroppo. Quando abbiamo delineato lo scenario futuro, avevamo a disposizione un solo posto. Numericamente, due piloti sono stati di conseguenza scontentati. Tra cui Jorge che, ripeto, riceverà massimi sostegno e attenzioni. Con Enea, siccome mi è stato chiesto se lo sfortunato 2023 abbia inciso sulle decisioni, no. Niente affatto. Per quanto riguarda Pramac, abbiamo lavorato per mantenerlo con noi: è entrato in campo Claudio Domenicali, addirittura. Sino all’ultimo minuto ci abbiamo provato. Invano”.

Avrete sicuramente considerato il possibile successo finale di Martin.

Senza dubbio. Sul piatto della bilancia c’è la possibilità che Jorge possa farcela. Tutto ciò che Ducati potrà fare per Martin, lo farà. E Gigi Dall’Igna confermerebbe il concetto. Il nostro supporto a Pramac e allo spagnolo rimarrà intatto, nel rispetto dei contratti e dell’approccio professionale”.

E’ più difficile dire addio o ricevere un addio?

Per continuare ad alto livello, è stata messa sul tavolo una futura proposta diversa. Chiaramente, diversa se paragonata alla presente, pensata per garantire di rimanere vincenti da ambo le parti. Dobbiamo tutelare le oltre 2500 persone che lavorano in azienda. Per un modo o nell’altro, ci è stato detto no. Le controparti non hanno accettato la proposta. Sono arrivato quando il punto di vista economico è cambiato, perciò dovevamo rispettare certe esigenze legate al gruppo”.

Chissà quante riunioni.

“infinite. Qualsiasi cosa si faccia o non si faccia, potrebbe essere valutata positivamente o negativamente. Mica possiamo fare tutti contenti. Comunque, qualora avessimo lasciato andare Marc Marquez altrove, avremmo ugualmente ricevuto critiche. Ne siamo pienamente consapevoli”.

Bezzecchi, altra perdita notevole. Sebbene mai sia stato Ducati.

“Dovete crederci, dispiace tantissimo anche per lui. Marco desiderava chiaramente risposte di un certo tipo, che noi non gli abbiamo fornito. Questione di tempistiche, alla fine. Ne comprendiamo, quindi, la avvenuta scelta di carriera, ci mancherebbe altro”.

Ducati ha già un "dopo Aldeguer" in MotoGP

Anziché quattro, le GP25 saranno tre. Riduzione legata all’esigenza cui sopra?

Confermo il dato. Due Desmosedici ultima versione andranno, ovviamente, al team Lenovo ufficiale. La terza opzione è in divenire. Ci stiamo lavorando previa estrema attenzione, nel modus operandi descritto: valutazione collettiva e analisi di ogni aspetto”.

Chi si rafforza di più? Aprilia, KTM, Yamaha o… Ducati?

Secondo noi, disponiamo del miglior team Factory possibile. Bagnaia e Marquez, due professionisti e super campioni. Al di fuori, pronostico bene KTM, con quattro corridori forti: Brad Binder, Pedro Acosta, Maverick Vinales ed Enea Bastianini. Aprilia ne ha due, ovvero, Jorge Martin e Marco Bezzecchi. Li conosciamo. vedremo Trackhouse chi prendere. Monitoreremo l’evolversi della situazione. Siccome mi avete domandato chi, oltre noi, potrebbe andare forte, rispondo KTM”.

Guadagnate Fermin Aldeguer, ultimo giovane da voi ingaggiato. Seguirà un “dopo Fermin?”

Domanda sensata, è corretto guardare avanti, ma la risposta arriverà alla prossima intervista (ride). Facciamo così, dai. In ogni caso, sì. Ci stiamo dando da fare, come sempre abbiamo fatto. E come sempre faremo, mettendoci la solita lungimiranza”.

Insomma, a Borgo Panigale e in giro per il Mondo non vi fermate mai.

Come sarebbe possibile? (ride) Questo lavoro è magnifico, appassionante, coinvolgente. Contestualmente, impegnativo, probante, esigente. L’obiettivo del sottoscritto e da parte di Ducati Corse è allestire il miglior programma immaginabile per azienda, squadre rappresentanti, piloti, sponsor e partner. Si lavora in ufficio, si viaggia, si va in pista, si torna in ufficio. Azioni importanti, ripagate dalle enormi soddisfazioni regalateci da risultati. Ecco, appunto: stiamo lavorando per garantirci spesso e volentieri i più alti risultati del caso, senza dimenticare i frangenti complicati del passato, allo stesso tempo felicitandoci per il bellissimo presente”.

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