Aveva previsto di lottare per la top 5, ma le cose sono andate meglio del previsto e ha recuperato in un GP che sembrava essere finito il venerdì
Il fine settimana tedesco di Marc Marquez sembrava esser stato altamente compromesso fin dal venerdì pomeriggio, quando è incappato in una caduta spaventosa con volo annesso che lo ha fatto concludere il turno anzitempo per il dolore fiisco. E invece lo spagnolo sul circuito del Sachsenring ha fatto la differenza, nonostante la contusione al costato che lo ha poi accompagnato nei due giorni successivi.
Da venerdì in poi, quando il bollettino medico ha parlato di frattura ad una falange dell’indice della mano sinistra e una forte contusione al costato, Marc Marquez ha dovuto vivere alla giornata, capendo quale fosse la condizione fisica con cui correre questo nono appuntamento stagionale. Una cosa però era certa per lui: non avrebbe potuto lottare per la vittoria con Bagnaia e Martin. Se nella Sprint non è andato oltre il sesto posto, nel Gran Premio sulla lunga distanza è invece andato oltre ogni aspettativa, chiudendo proprio alle spalle del Campione in carica e vincendo ogni lotta con i rivali.
Marc e Alex Marquez: i primi fratelli sullo stesso podio nell'era MotoGP
A suo dire l’obiettivo della domenica era la top 5, oppure il quarto posto se le cose fossero andate davvero bene. E invece è riuscito a fare ancora meglio. Nonostante la forte caduta del venerdì, il sei volte iridato ha lavorato bene con i medici che gli hanno somministrato antidolorifici per entrambe le gare e domenica è stato uno dei grandi protagonisti.
Ha finito la gara con la firma della gomma anteriore di Brad Binder sulla tuta, ha vinto il duello con Franco Morbidelli nel quale in un contatto gli si è rotto anche il cupolino e gli si è aperto l'air bag, ha respinto gli attacchi di Enea Bastianini per il terzo posto e si è andato poi a prendere anche il secondo posto davanti al fratello Alex.
Un fine settimana che sembrava essere finito ancor prima di cominciare, Marc lo ha trasformato in una impresa storica da raccontare, in una prova di resilienza incredibile, in un gesto che può essere d'ispirazione. Perché quando tutto sembrava ormai essere perso, ha fatto sì che le cose prendessero un'altra piega, grazie alla sua immensa ambizione, unita ad una forza di volontà senza eguali, che dopo sei titoli iridati in MotoGP sembra essere ancora del tutto intatta.
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