Clamoroso magari no, perlomeno sorprendente sì. Tanto è stato detto sulla prossima separazione tra Joan Mir e Honda, quanto insistenti sono le voci a darli ancora assieme per le prossime due stagioni. A dispetto di risultati poco soddisfacenti, l'iridato MotoGP - con Suzuki - 2020 e l'Ala Dorata sono pronti a continuare nel biennio 2025-2026.

Mir in Honda: nessun podio, per ora

Le rispettive forze sono indiscutibili, ma faticano a raccogliere risultati all'altezza dei rispettivi palmares. Joan, 27 anni il prossimo primo settembre, conta una vittoria e ulteriori 12 podi in MotoGP, esclusivamente marcati con la GSX-RR. Il passaggio alla RC213 V è avvenuto tra al fine del 2022 e l'inizio del 2023.

Da allora al Gran Premio di Italia, nessun gradino calcato o trofeo alzato al cielo. L'introduzione della Sprint ha raddoppiato la possibilità, non sfruttata dal maiorchino numero 36, titolato Moto3 edizione 2017 assieme a Honda e, come ricordato, in alloro 2020 per Suzuki.

Dalla metà di due anni orsono, cadute e ritiri a ripetizione, La somma di "zero" contata, dispiace scriverlo, è impressionante: ventiduesimo in classifica lo scorso anno, attualmente ha 13 punti e quasi il fondo della graduatoria generale. Anziché migliorare, il pacchetto pilota, moto e team Repsol rimane nel limbo.

Mir e Honda: addio idea rookie

Di riflesso, Mir blocca il mercato. Se veramente rimane nella formazione Factory HRC, il maiorchino tiene fuori l'eventuale arrivo di rookie o del già in LCR francese Johann Zarco. La sella ufficiale è sempre ambita, Joan se la tiene stretta, perché sul mercato sono esaurite.

Ai Ogura andrà in LCR al posto di Takaaki Nakagami? Alonso Lopez, quindi, andrà in Pramac Yamaha? Sergio Garcia dovrà rimanere un altro anno in Moto2? Sono domande nate dal rinnovo tra Mir e l'Ala Dorata, evidentemente contenti della reciproca collaborazione.