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VR46 e Yamaha flirtano per la MotoGP 2025, Bezzecchi a un bivio

Passando da Ducati a M1, la struttura del nove volte iridato dovrà cominciare daccapo. Lo farà pure Marco, o si aggancerà a Borgo Panigale, lasciando Valentino Rossi?

VR46 e Yamaha flirtano per la MotoGP 2025, Bezzecchi a un bivio

Mirko ColombiMirko Colombi

19 mar 2024

Bisogna decidere, e pure presto. Sebbene il 2024 agonistico sia appena cominciato, già si parla di MotoGP 2025, in relazione agli schieramenti di partenza ed eventuali cambi di casacca e spogliatoio. Coinvolto in grosse negoziazione è la struttura VR46, da quest'anno rinominata Pertamina Enduro VR46 Racing Team. Alla terza stagione consecutiva da equipaggiamento Ducati, il futuro potrebbe essere contraddistinto dal logo Yamaha.

VR46 & Ducati: matrimonio perfetto, per ora

Fresca di battuta, la squadra di Valentino Rossi ha debuttato nella classe regina nel 2022, portando in pista Ducati Desmosedici ben condotte da Luca Marini - fratello llustre del nove volte iridato - e Marco Bezzecchi, rispettivamente al secondo anno di MotoGP e nelle vesti di rookie. Ottimi risultati, soprattutto per il romagnolo, lanciato verso il 2023.

Stagione da terzo posto finale, nella sintesi fantastica di 3 Gran Premi vinti, una Sprint marcata e computo da 13 podi, nel ruolo di protagonista e pezzo pregiato del moto-mercato. Appunto, proprio l'anno scorso è da ricordare, perché il numero 72 ha "rifiutato" l'offerta giuntagli da Borgo Panigale, che lo avrebbe messo sotto contratto e schierato nel satellite Prima Pramac. 

Il Bez ha preferito continuare con V46, altrettanto fornito di Desmosedici, tuttavia oggi GP23 e non GP24 cui godono Jorge Martin e Franco Morbidelli. Il venticinquenne riminese, convinto della propria scelta di cui poco si può dire, se non che la scelta fosse giustamente sua, ha però di fronte l'ennesima scelta da compiere.

Valentino Rossi Ambasciatore Yamaha: che senso ha con Ducati?

L'immagine è immagine, gli affari sono affari. Comprendendo il senso di entrambe le voci, "stride" il concetto per il quale Valentino Rossi figuri da Ambasciatore del Marchio Yamaha, contestualmente ricoprendo il nome iconico del suo stesso team che, come avrete capito, corre con le Ducati.

Iwata, Dorna e l'esigenza di due aggiuntive M1 spingono per vedere dal 2025 il VR46 con quattro cilindri dei tre diapason, ma c'è un problema da risolvere: attualmente e ormai da un paio di stagioni, la Desmosedici surclassa la Yamaha: cambiare sarebbe una sorta di autogol.

Però, qui entrano in gioco sponsor, denaro, interessi ed equilibri del campionato. Se Carmelo Ezpeleta dice che servono più M1, avremo più M1. Se Gigi Dall'Igna dice che dovrà rinunciare a due delle 8 Desmosedici, ne avremo 2 in meno. Se Pertamina Enduro vede di buon occhio il Costruttore nipponico e i mercati asiatici, ci si adeguerà. Se, veramente, Yamaha è pronta fare sconti al team pur di vederlo con fondi blu, quasi è fatta. Ma i piloti?

Marini è andato, Bezzecchi all'ennesimo bivio

Luca Marini ha spiccato il volo presso l'Ala dorata, accasandosi a Honda, che ha gli ha offerto sistemazione ufficiale, possibilità di indirizzare lo sviluppo e un ingaggio superiore a quanto precedentemente percepito. Dire "no" sarebbe stato difficile pure per il fratello d'arte.

E' entrato in VR46 Fabio Di Giannantonio, eccezionale nel finale 2023, meritevole di ulteriore anno in MotoGP. Esatto, il romano sa che il 2024 rappresenti stagionale contrattualizzata e, al di là di clausole e risultati a condizionare il pacchetto, già comincia a ragionare sul futuro. Legittimamente.

Lo fa pure Bezzecchi, voluto da Ducati, che ha preso un due di picche. L'arrivo di Fermin Aldeguer complica le cose, perché lo spagnolo è giovane, promettente. Ma non una sicurezza, rappresentata invece da Bezzecchi. Attenzione: certezza su Desmosedici, anche se con la GP23 sta faticando. Cosa succede se la squadra cambia, da Ducati a M1? Il romagnolo si ritroverà a decidere se stare con Valentino Rossi, maestro e sostenitore, oppure Borgo Panigale, Regina e dominatrice? Scelta d'abbondanza, mica semplice da affrontare.

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