Pedro esce da leader dello shakedown, tre giorni dedicati a rookie, collaudatori e piloti a godere delle Concessioni: KTM detta il passo
Shakedown di Sepang completato sì, ma diverso a quanto eravamo a abituati. Oltre a scendere in pista collaudatori e debuttanti, sono infatti entrati in azioni pure i piloti titolari, nella fattispecie schierati dalle Case che godranno sino al Sachsenring dei maggiori vantaggii offerti dalle Concessioni . Nonostante debba - teoricamente - imparare tutti i segreti della MotoGP, Pedro Acosta è (già) sul tetto della classifica, con tempi sul giro vicino al record del tracciato malese.
Una innocua scivolata ha fatto tutto fuorché infastidire Pedro, che approda nella classe regina prototipale forte dei titoli vinti in Moto3 e Moto2, a lanciarlo quale talento presente e futuro della MotoGP. Dopo l'assaggio offerto nei test di Valencia, Acosta ha potuto gustarsi pienamente la capacità della RC16 firmata GASGAS, progetto affidato all'esperto Team Tech3.
Notevoli i cronologici per il (quasi) ventenne di Mazarròn che, a dispetto di un meteo instabile nel classico atteggiamento sud-est asiatico, ha trovato grip anche laddove la gommatura mancava, a dimostrare l'innata dote di comprendere quali siano le traiettorie maggiormente proficue. Il tempo di 1'58"189 si trova a circa un secondo dal primato assoluto, fissato da Jorge Martin in 1'57"160 nel 2022 a bordo della Ducati Prima Pramac.
Si è ritirato, ma non si è ritirato. Condizione particolare per Pol Espargarò, che ha lasciato l'iscrizione permamente della griglia, occupandosi dei collaudi per conto di KTM, insieme alla quale potrebbe consumare diverse wild card d'annata. Il trentatreenne catalano, tornato in arancio a seguito di una stagione rossa GASGAS, si è posto alla spalle di Pedro Acosta.
Alatissime ed evolute RC16 fanno passi avanti, anzi, sono quasi pronte a spiccare il volo, come promesso dallo sponsor Red Bull e come auspicato dalla continua esasperazione aerodinamica, portata in pista dal tester dei tester: Dani Pedrosa, un ex che gira come se non fosse tale. In attesa di Brad Binder e Jack Miller, diremmo che il contingente austriaco esca da "migliore" dello shakedown malese.
Chi per un motivo, chi per l'altro. Johann Zarco ha cambiato tutto, Fabio Quartararo spera che tutto sia cambiato. Rispettivamente sotto l'Ala dorata nella formazione LCR Honda e Yamaha Monster Energy, i due francesi hanno obiettivi simili ma differenti in questo 2024, così sintetizzati.
Il nativo di Cannes desidera archiviare il passato trascorso in Ducati, facendo vedere che anche con la RC213 V sia in grado di competere per posizioni di alta classifica. L'originario di Nizza - avete notato? Entrambi arrivano dalla Costa Azzurra - pone le speranze sulla nuova M1, con la quale si titolò nel 2021, soffrendo un po' lanno successivo e tantissimo nel 2023. Il contratto di El Diablo scade a fine 2024, ricordiamolo. Si sta guardando attorno.
Auguriamo ad Alex Rins di aver esaurito i patimenti accusati dall'incidente sofferto al Mugello 2023, momento davvero contrario alla vittoria - l'unica per lui e per la Honda - sparata ad Austin. Da Suzuki a RC213 V sino a Yamaha: il barcellonese è, come Maverick Vinales e Jack Miller, uno dei tre nomi in lizza per imporsi con tre MotoGP diverse.
Occhio a Luca Marini, nella tabella preceduto dal compagno di box Joan Mir, al debutto stagionale sulla quattro cilindri di Tokio, nel frattempo ulteriormente alata, sviluppata e in attesa di un propulsore rivisto, del quale si promettono sfruttabilità e cavalli aggiuntivi. Il fratello di Valentino Rossi potrebbe essere protagonista già in Qatar.
Scrivendo di una Desmosedici in continua sperimentazione - efficace - tecnica e d una RS-GP con aspetti rivoluzionari, mica scopriamo l'acqua calda della MotoGP. Ducati e Aprilia fanno scuola e, chissà come mai, le "altre" poi copiano. Michele Pirro e Lorenzo Savadori hanno portato tra i cordoli novità interessanti e, ci giureremmo, funzionali.
Dalla carena ridisigenata, al codone con doppio spoiler, dal motore rinvigorito, alle ali anteriori dal ripensato sviluppo. Come per KTM, Honda e Yamaha, siamo curiosi di ammirare quanto e dove potranno spingere i rispettivi titolari di Marchio, e attenzione proprio a RC16 e RC213 V: le inedite idee ivi apportate spiegano l'impegno profuso in MotoGP.
Pedro Acosta 1'58"189
Pol Espargarò+0.066
Johann Zarco +0.211
Fabio Quartararo +0.249
Dani Pedrosa + 0.289
Joan Mir + 0.328
Alex Rins +0.354
Luca Marini +0746
Cal Crutchlow +0.794
Takaaki Nakagami +0.883
Michele Pirro +1.141
Lorenzo Savadori +1.811
Stefan Bradl +2.910
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