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La MXGP torna in Cina, ma la MotoGP?!

Il mondiale a "ruote lisce" si è disputato a Shangai dal 2005 al 2008, poi non più. Se è vero che si cercano mercati fiorenti, perché non riprovarci?

La MXGP torna in Cina, ma la MotoGP?!

Mirko ColombiMirko Colombi

10 gen 2024

Apprendere del ritorno da parte della MXGP in cina, ci ha fatto pensare alle edizioni disputate dalla MotoGP sul Circuito di Shangai, dall'anno 2005 al 2008 di fila. Sono state quindi 4 le edizioni del Gran Premio a "ruote lisce", poi messe in archivio. La domanda sorge spontanea: ma se è vero che si cercano posti esotici dai mercati floridi, perché non tornare a correre in una Repubblica che conta 1 413 142 846 abitanti (dichiarati) e vanta una espansione economica invidiabile?

Gran Premio Cina MotoGP: a Valentino Rossi due vittorie

Puramente riferendoci alla classe MotoGP, contiamo due vittorie di Valentino Rossi, firmate nel 2005 e 2008, entrambe marcate Yamaha. Sia nel primo che nel secondo caso fu titolo mondiale per il numero 46, idolo anche nel Paese con la muraglia più lunga al mondo.

Casey Stoner nel Gran Premio di Cina: vittorie in 250 e classe regina

Qui sotto Casey Stoner sfoggia la tabella più ambita, valevole di corona iridata. Tuttavia, con la Ducati l'australiano si è imposto a Shangai nel 2007, quando portava in gara il 27. Successo ottenuto pure nel 2005 in duemmezzo, coi colori Aprilia LCR. 

Anche due vittorie per Mika Kallio nel Gran Premio di Cina

Peccato che ne parlino in pochi: Mika Kallio era un gran bel pilota, uno dei pochi nordici veri rimasti nel padock, poiché oggi tester e consulente KTM. Proprio con le 125 e 250 arancioni il finlandese riuscì a regolare la concorrenza nel 2006 e 2008, battendo Mattia Pasini - sul gradino più alto della ottavo di litro edizione 2005 - e Hiroshi Aoyama.

Cina enorme, ricca, potente, ma "abbandonata" pure dalla Formula 1

Segreto svelato non è, se diciamo quanto la Cina stia (ancora) espandondesi in termini economici e demografici. La serie vuole esplorare località ritenute amene, quali India - fatto, malgrado gli impicci - e Kazakistan - non fatto, ma pare ci si voglia riprovare - tra il 2023 e il 2024.

Molto bello, se ciò serve ad accrescere visibilità, economia e contatti con territori potenzialmente carichi dal punto di vista delle commercializzazioni internazionali e collegamenti con governi e istituzioni. Indipendente che si abbiano nomi locali in griglia, un senso per andare laggiù c'è.

Infatti, la questione è: quando e se si torna in Cina? Non esiste circuito oltre all'impianto di Shangai abile a ospitare un evento di tal portata? La Formula 1 ci ha completato qualcosa come 16 edizioni del Gran Premio, dal 2004 al 2019. Poi è arrivata la pandemia, poi sono sorti altri problemi. Se il nodo è legato a situazioni extra-sport, alziamo le mani.

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