MotoGP: come funziona il sistema di assegnazione degli pneumatici Michelin

MotoGP: come funziona il sistema di assegnazione degli pneumatici Michelin© Luca Gorini

Il fornitore francese è finito sotto accusa da parte di Jorge Martin, il sorteggio degli pneumatici per ogni team avviene però ben prima della gara

21.11.2023 ( Aggiornata il 21.11.2023 16:14 )

Michelin è finita nell’occhio del ciclone da prima per la questione delle pressioni della gomma anteriore e poi ancora dopo le prestazioni altalenanti delle gomme posteriori di Francesco Bagnaia nella Sprint e di Jorge Martin nella gara del Qatar. In tanti, compresi lo spagnolo e l’exMotoGP Marco Melandri, hanno lanciato accuse su presunti complotti nei confronti del pilota Pramac ma basterebbe conoscere come avviene l’assegnazione delle gomme per capire come queste teorie siano completamente illogiche.

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Meno gomme a weekend

Partiamo dalle novità rispetto alla passata stagione, rispetto alla passata stagione è cambiata la tyre allocation per i weekend di gara. Da inizio stagione infatti non sono più 3 le possibilità di mescole al posteriore ma soltanto 2, con Michelin che decide gara per gara le combinazioni delle mescole a disposizione dei piloti. Questo è avvenuto in accordo con Dorna per contenere i costi facendo diminuire da 23 a 21 le gomme posteriori disponibili per ogni pilota. Sono restati 12 gli anteriori a disposizione di ogni pilota che continuano ad essere forniti nelle tre mescole. Delle 21 posteriori disponibili a gara per ogni pilota, il team sceglie le 12 che andrà ad utilizzare nel corso del weekend.

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Come funziona il sorteggio?

Forse non molti sanno che le gomme che ogni team ha a disposizione sono sorteggiate prima di arrivare in circuito. Quando la gomma viene prodotta viene siglata con un numero identificativo, a questo punto per ogni gara viene preparata una locazione per i 22 piloti ed a ogni lotto è assegnato un numero. Il mercoledì prima di ogni Gran Premio, Michelin manda un documento excel al direttore tecnico MotoGP Danny Aldridge con tutti i codici di ogni lotto e di ogni gomma. Negli uffici dell’IRTA, alla presenza di un rappresentante per ogni team viene effettuato il sorteggio delle gomme per ogni team e ogni pilota che così già dal mercoledì conosce quali gomme avrà a disposizione. Rendendo così impossibile per Michelin, Dorna o persone terze influire sulle gomme che avrà a disposizione ogni pilota.

Nessun complotto, solo sfortuna

La gomma Hard utilizzata in gara da Jorge Martin era dunque assegnata al team Prima Pramac già dal mercoledì, così come lo era la Hard di Francesco Bagnaia utilizzata nella Sprint. In passato, Joan Mir si era lamentato (durante il venerdì del GP del Qatar 2021) di non aver ricevuto gomme preriscaldate ovvero coperture che avevano già fatto un ciclo in termocoperta nel GP precendente senza poi essere state utilizzate e che vengono risorteggiate per l’evento successivo. Già all’epoca Michelin chiarì che era normale prassi e che anche altri piloti avevano utilizzato gomme preriscaldate senza riscontrare problemi. Nel caso di Jorge Martin però lo pneumatico sotto accusa era appena stato prodotto in Francia ed arrivato direttamente in Qatar ed è stato scaldato solamente in occasione della gara. La casa francese ha rispedito la gomma in fabbrica per ulteriori controlli in modo da poter capire cosa non abbia funzionato nel pneumatico che purtroppo per Jorge Martin è stato utilizzato durante la gara. Nessun complotto, solo sfortuna dunque per lo spagnolo che comunque a Valencia con ancora due start e 37 punti da assegnare potrà giocarsi il titolo mondiale.

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