Di Giannantonio in MotoGP con VR46, perché no?!

Fabio è giovane ma ha due anni di top class, conosce la Demosedici, è andato a podio: il romano sarebbe un innesto già pronto nella formazione Ducati

Di Giannantonio in MotoGP con VR46, perché no?!
© Luca Gorini

Mirko ColombiMirko Colombi

14 nov 2023 (Aggiornato alle 12:48)

Pensandoci su, è proprio vero: Fabio Di Giannatonio sarebbe un ottimo acquisto per il VR46 Racing Team, attualmente legato al main sponsor Mooney, prossimo a diventare Pertamina Enduro. Perché il venticinquenne romano rientra in questo discorso di mercato MotoGP? Proprio perché nella classe regina sta andando forte, promettendo di fare ancora meglio.

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Marini in Honda Repsol? Libera una Ducati Desmosedici

Prossimo ad "abbandondare" la Honda, Marc Marquez passa in Gresini Ducati e lascia una RC213 V che, sarà oggi una quattro cilindri in difficoltà, ma messa nelle mani pazienti di chi vuole pensare solo a svilupparla e dare gas, evitando paragoni col passato e con le altre moto presenti in griglia, potrebbe andare forte

Di Giannantonio avrebbe potuto fare ciò, nella voglia di continuare a lavorare nel campionato più difficile di tutti. Quando sembrava cosa fatta tra Fabio e l'Ala dorata, sono spuntati nomi a raffica, alcuni scritti a vanvera, altri previa cognizione di causa.

Quindi, se è vero che Luca Marini e il gigante HRC siano vicini alla firma - o all'annuncio, considerandone i discorsi - la formazione Repsol sarebbe al completo, con l'arrivo del fratello di Valentino Rossi. A proposito, il nove volte iridato perderebbe però un pilota, a chi verrebbe affidata la Desmosedici?

Vietti, Aldeguer... Di Giannantonio!

E' onesto scrivere le cose come stanno. Celestino Vietti Ramus è andato forte nel debuttante Fantic Racing ma, tra qui a dire che sarebbe pronto per la MotoGP, significherebbe prenderlo per i fondelli. A nostro parere, il piemontese può vincere la Moto2 edizione 2024, poi pensare all'eventuale salto.

E Fermin Aldeguer? Sembrava lo volessero tutti, potrebbe finire che non lo prende nessuno. Di talento il murciano ne ha, l'età è precoce - 18 anni, uno in meno di Pedro Acosta - perciò lo vedreste già su una 1000 prototipale, portentosa, sofisticata e sfianca piloti? Magari non subito.

Ed eccoci al Diggia, dotato di ottimo CV. Sta disputando la seconda stagione di MotoGP, rientra spesso e volentieri in top ten, ha calcato il difficile podio di Phillip Island. Al terzo anno consecutivo la conoscenza della categoria, avversari, freni in carbonio, aerodinamica, elettronica, gomme Michelin e sensazioni sarebbero per lui un punto a favore, per il VR46 altrettanto e, casualità, la sella sarebbe sempre una Ducati Desmosedici. 

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