GP Gran Bretagna circuito: curve, lunghezza e criticità per la MotoGP

GP Gran Bretagna circuito: curve, lunghezza e criticità per la MotoGP© Luca Gorini

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tracciato di Silverstone, dove nel fine settimana del 4-6 agosto si svolgerà il nono appuntamento del Motomondiale

03.08.2023 ( Aggiornata il 03.08.2023 16:01 )

Archiviata la prima fase di pausa estiva, il paddock del Motomondiale riparte per la seconda metà del campionato ritrovando la stessa situazione al termine del Gran Premio d’Olanda, ovvero con Bagnaia in testa al Mondiale davanti a Martin e Bezzecchi. Da qui, oltre a riparire la stagione di Enea Bastianini e dei vari acciaccati (salvo Alex Rins che salterà la gara sostituito da Lecuona), debutta il nuovo format della MotoGP approvato nei primi giorni di luglio.

Il primo appuntamento post pausa estiva è il Gran Premio di Gran Bretagna sul tracciato di Silverstone, pista che ha portato fortuna a Bagnaia lo scorso anno con un altro successo nella sua marcia di recupero dei 91 punti di ritardo da Quartararo prima di laurearsi Campione del Mondo a Valencia.

Non tutti sanno che…

Il Gran Premio di Gran Bretagna nasce come denominazione nel 1974 ed entra a far parte del calendario del Motomondiale dal 1977 in sostituzione del Tourist Trophy sull’Isola di Man, disputato dal 1949 al 1976, come gara in Gran Bretagna. Contando anche il TT, le edizioni del GP sono ben 73. 

Storia, caratteristiche, incidenti e gare epiche avvenute a Silverstone


Silverstone, che sorge per metà sulla contea del Buckinghamshire e per metà su quella del Northamptonshire, nasce inizialmente come aeroporto militare per la RAF nel 1943, con la configurazione a tre piste a triangolo tipica degli aeroporti britannici della Seconda Guerra Mondiale. Nel dopoguerra, per le prime gare di auto venivano utilizzate le tre piste di decollo raccordate con tre curve secche realizzate con le balle di paglia. Nel 1950 “nasce” il circuito che conosciamo attualmente grazie all’utilizzo delle vie perimetrali oltre ai pezzi delle piste di decollo. Il layout, quindi, rimane invariato per quasi 37 anni.

Le modifiche 

Nel corso degli anni, il tracciato di Silverstone ha subito diverse modifiche al suo layout originale fino ad arrivare a quello che è adesso con due “varianti” per Formula 1 e MotoGP. Nel 1975 viene inserita una chicane per limitare la velocità della Woodcote mentre nel 1987 viene modificata la curva Bridge. Nel 1990 e 1991 sono stati fatti altri lavori: viene creata una configurazione più lenta, senza le curve Stowe, Club e Woodcote ma i piloti non hanno gradito la nuova versione.
Nel 1997 viene riasfaltato il circuito ed al contempo vengono modificate le curve Priory, resa più veloce, e Luffield, che diventa una sola curva, e viene anche allargata l’uscita della pit lane.
La modifica più grande, però, avviene nel 2010: il tracciato viene allungato di 750 metri, spariscono le curve Bridge e Priory e la Abbey da chicane diventa una unica curva che porta al nuovo complesso Arena prima dell’ultimo tratto, utilizzato dalla MotoGP.
L’attuale tracciato è il più lungo del calendario del Motomondiale con i suoi 5,891 km, consta di 18 curve, 10 a destra ed 8 a sinistra, il rettilineo più lungo misura 770 metri e la sede stradale è di 15 metri.

Incidenti 

Quando si pensa a Silverstone in MotoGP, tornano alla mente almeno un paio di incidenti: quello fratricida dei due LCR boys Miller e Crutchlow nel 2015 e quello in partenza nel 2019 che ha visto Dovizioso decollare sulla moto di Quartararo caduto poco prima.

30 agosto 2015. Silverstone è l’appuntamento 12 su 18 in calendario. Piove, come spesso capita in Inghilterra. Secondo giro di gara, alla chicane Vale Miller arriva troppo lungo in staccata e travolge il compagno di squadra Crutchlow terminando così la sua gara. L’inglese, invece, si ritirerà due giri più tardi.

 

25 agosto 2019. Silverstone è l’appuntamento 12 su 19 in calendario. In partenza succede il caos: Zarco sbanda e Quartararo, per evitarlo, cade. Dovizioso, che era dietro Quartararo, decolla sulla moto del francese finendo poi a terra mentre la sua Ducati prende fuoco. Attimi di paura ma per i due piloti nessuna conseguenza fisica.

Gare incredibili

Silverstone, da quando è in calendario, non ha regalato tantissime gare memorabili. Però ce ne sono tre che sono rimaste negli occhi degli appassionati: la sfida Lorenzo-Marquez del 2013, il podio tutto italiano del 2015 e la vittoria in volata di Rins su Marquez nel 2019

1 settembre 2013, Silverstone è la gara numero 12 della stagione su 18 previste dal calendario. Al termine di un incredibile duello con Marquez negli ultimi giri, Lorenzo riesce a ritrovare la via della vittoria dopo cinque gare a secco e rilanciandosi nella battaglia per il titolo. 

30 agosto 2015, Silverstone è la gara numero 12 della stagione su 18 previste dal calendario. Gara bagnata, gara fortunata per i colori italiani. Non è stata una battaglia memorabile tra italiani ma una vera e propria sfida di resistenza su una pista lunga e fradicia. A spuntarla è Valentino Rossi su Danilo Petrucci ed Andrea Dovizioso, podio tutto italiano come all’esordio stagionale in Qatar.

25 agosto 2019, Silverstone è la gara numero 12 della stagione su 19 previste dal calendario. Tra Rins e Marquez succede tutto negli ultimi giri. Marc ha problemi di gomme mentre Rins non ha sufficiente motore per affondare il colpo. L’ultimo giro però è da cardiopalma: Marquez fa passare Rins per poi ripassarlo subito. Block pass dello stesso Marc sul pilota Suzuki alla Luffield che però lo brucia in volata sul traguardo per un successo incredibile.

I tratti caratteristici del circuito del Gran Premio di Gran Bretagna


750 metri in più rispetto al vecchio layout della pista fanno una enorme differenza: ci sono più punti di staccata ed inevitabilmente più punti di sorpasso. I punti di frenata più difficili sono: complesso Maggots-Becketts-Chapel (curva 2-3-4) soprattutto la parte centrale; Stowe, curva verso destra alla quale si arriva lanciati dall’Hangar Straight; chicane Vale; complesso Arena, sono tutte da raccordare in sequenza; Brooklands, la penultima curva in uscita dal rettilineo dopo l’Arena. 

I punti, invece, di sorpasso sono: complesso Maggots-Becketts-Chapel è un buon punto dove sorpassare (qualcuno in passato c’era anche riuscito); Stowe, sfruttando la scia sull’Hangar Straight; chicane Vale, stando incollati al pilota che precede; complesso Arena, attenzione soprattutto agli incroci di traiettoria; Brooklands e Luffield, la Luffield soprattutto per la classica manovra da ultimo giro. 

Storia e record del Gran Premio di Gran Bretagna


Il Gran Premio di Gran Bretagna taglia quest’anno il traguardo delle 73 edizioni. Dal 1949 al 1976 era presente nel calendario del Motomondiale come Tourist Trophy dell’Isola di Man, mentre dal 77 ad oggi è stabilmente in calendario come Gran Premio di Gran Bretagna.

Il primo tracciato ad ospitare il Gran Premio di Gran Bretagna è stato proprio Silverstone, dal 1977 al 1986, poi è toccato a Donington Park dal 1987 al 2009 e infine nuovamente Silverstone dal 2010 ad oggi. In definitiva, 23 edizioni a Donington e 22 a Silverstone.

Il primo Gran Premio di Gran Bretagna valido per il Mondiale risale proprio al 1977 sul tracciato di Silverstone con successi di Pierluigi Conforti su Morbidelli in 125, Kork Ballington su Yamaha in 250 e 350 e Pat Hennen su Suzuki in 500.

L’ultima edizione, quella dello scorso anno, ha visto i successi di Dennis Foggia (Honda) in Moto3, Augusto Fernandez (Kalex) in Moto2 e Francesco Bagnaia (Ducati in MotoGP).

Il pilota con più successi nel Gran Premio di Gran Bretagna è Valentino Rossi con 8 affermazioni, la prima a Donington nel 2000 mentre l’ultima è del 2015 a Silverstone.

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