Domenica difficile per Luca Marini, archiviata con una settima posizione finale che porta sì punti al suo campionato dopo lo zero della Sprint ma che inevitabilmente vede Luca in grande difficoltà nel confronto interno con un Bezzecchi straripante.

“Abbiamo sofferto per tutto il weekend – esordisce Marini – ci è mancato qualcosa. Ho una idea per il futuro per questa pista e quelle simili a questa, qualcosa che voglio provare. Faccio tanta fatica nei tratti veloci quando devo “alzarmi” dalla carena, sono troppo alto e mi arriva così tanta aria che mi rende difficile far curvare la moto. In gara ho provato di più a stare in carena e la cosa è migliorata ma non è naturale. Arrivare in P7 al traguardo è un buon risultato per il mio campionato anche se non sono felice della mia velocità. Ogni anno in MotoGP per me Assen è un “incubo”, devo capire perché.” 

Sul contatto con Aleix Espargarò dice: “Non ho avuto danni dal contatto, ho visto però dalle immagini che aveva l’ala rovinata."

Marini: “La pausa non è lunga, ma è quello che viene dopo che è complicato”

Finito questo trittico di gare di giugno (Mugello, Sachsenring, Assen), si apre il lungo mese e mezzo di pausa estiva prima della ripresa del campionato a Silverstone e di altre gare una dietro l’altra. A tal proposito Marini dice: “La pausa non è troppo lunga, è quello che viene dopo che è molto complicato. E’ diventata così lunga perché hanno tolto il Kazakistan, altrimenti sarebbe stata di tre settimane. Secondo me una pausa di 2-3 settimane ogni anno ci fa bene, anche perché se uno ha un infortunio può rimettersi in forma per la seconda parte di stagione.”

Poi aggiunge: “Sarà importante in primis riposarsi ma poi allenarsi molto, cercare di capire quali sono state le lacune di questa prima parte di stagione e colmarle. Sono contento di questa stagione, mi trovo bene con la moto dappertutto e faccio meno fatica a guidare.”