MotoGP Valencia: storia e curiosità della “season finale”

Nel weekend del 4-6 novembre il Motomondiale chiuderà la sua stagione con la gara sul tracciato Ricardo Tormo, decisiva per l’assegnazione del titolo mondiale tra Bagnaia e Quartararo

MotoGP Valencia: storia e curiosità della “season finale”
© Gold&Goose

Marco PezzoniMarco Pezzoni

4 nov 2022

Dopo Australia e Malesia un altro dei tracciati giovani tra quelli iconici del Motomondiale, il Ricardo Tormo di Valencia, intitolato al pilota spagnolo, attivo tra il 1973 ed il 1984, morto per una leucemia nel 1998, tappa fissa dal 1999 e dal 2001 atto finale della stagione.

Come nel 2006, 2015, 2017 e 2020, la gara di Valencia è decisiva per l’assegnazione del titolo MotoGP. Quest’anno a contenderselo sono un binomio italiano (Bagnaia-Ducati) contro un binomio franco-nipponico (Quartararo-Yamaha) con il primo che deve solamente fare due punti per laurearsi campione.

Storia


Nel 1998 il Motomondiale parte con l’esperimento della terza gara in suolo spagnolo con l’inserimento in extremis del Gran Premio di Madrid a Jarama al posto del Gran Premio del Portogallo per la mancata omologazione di Estoril.

Nel 1999 l’esperimento viene ripetuto e ad affiancarsi a Jerez e Montmelò è la neonata pista di Valencia, intitolata all’ex pilota spagnolo Ricardo Tormo. Da allora il Gran Premio della Comunità Valenciana è tappa fissa del Motomondiale. 

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