Sarà pur vero che, varando la nuova M1000 RR, BMW punti a far meglio in SBK, campionato in cui al momento ha vinto poco e niente. Ci crediamo, la quattro cilindri baverese, qui ben descritta, promette una base tecnica e prestazionale sulla quale lavorare per tirar fuori la versione da gara, ma il paddock che frequenterà non sarà solo "derivato dalla serie", anzi i prototipi chiamano all'appello, la risposta arriverà presto.

BMW e la MotoGP? Perchè no?

Come di certo saprete, Suzuki lascerà la MotoGP a fine anno. Peccato, perchè il team Ecstar e la GSX-RR sono i più ammirati della griglia, e non lo diciamo giusto per indorar loro una pillola ostica da digerire. La Casa di Hamamatsu h a preso la decisione, ne prendiamo atto noi, come lo ha fatto Dorna.

Appunto, fateci caso: lo staff di Carmelo Ezpeleta ha spiegato come ci siano diversi Costruttori pronti ad entrare? Non è della lista GASGAS, infatti sotto al marchio della squadra Tech3 ci saranno KTM RC16. Piuttosto, avete notato che la griglia 2022 sarà costituita da 22 moto? Perché?

Perché l'intenzione è di lasciare spazio a una formazione futura Factory, cioè ufficiale, che possa sostituire Suzuki. E quale sarà? Ma BMW, chi altri? Già in contatto per entrare nel 2023, non rivelatasi pronta alla sfida, l'azienda e il reparto corse con base in Germania stanno preparando la sfida ai prototipi, allestendo innanzitutto una bomba fatta in casa. La M1000RR che, fateci ancora caso, esce con la fornitura di gomme Michelin.

Desmosedici RR e RC 213 V-S: Ducati e Honda insegnano, BMW impara

A Borgo Panigale e Tokio hanno ben pensato di lanciare sul mercato modelli estremi, per concetti simili (ehi, non uguali, attenzione al fraintendimento) alle MotoGP portate in gara. Sono arrivate le Desmosedici RR e RC 213 V-S, entrambe dotate di linee fedeli alle versioni a cui sono ispirate, il concetto della nuova M1000 RR si allinea alle proposte delle "rivali". BMW vuole la MotoGP e, in qualche modo, la otterrà.