MotoGP, Quartararo-Yamaha: tutto fumo, tanto arrosto

MotoGP, Quartararo-Yamaha: tutto fumo, tanto arrosto© Luca Gorini

Nonostante critiche, accuse, frecciatine, malcontenti e parole, Fabio e la Casa di Iwata hanno rinnovato l'ìmpegno reciproco: vincere ancora, insieme nel team Monster Energy Factory, per i prossimi due anni

03.06.2022 13:07

Tanto fumo, tutto arrosto. Così potremmo definire il rinnovo del contratto stilato tra Fabio Quartararo e Yamaha, dapprima in apparente - e reale, per certi versi - collisione interna, poi giunti all'accordo valevole per le prossime due stagioni di MotoGP.

Il francese difenderà ancora i colori del team Monster Energy Factory, gli stessi coi quali ha vinto il titolo 2021, gli stessi con cui lo sta difendendo. E dire che, proprio lui, aveva duramente attaccato la Casa di Iwata, additandone scarso impegno nella evoluzione della M1.

Poi, di Gran Premio in Gran Premio, è stata la situazione a evolversi. El Diablo ha cominciato a viaggiare sempre più spedito, la quattro cilindri dei tre diapason l'ha ben supportato, ed eccoli insieme in vetta alla classifica mondiale. Tutto il fumo messo in piedi dai test e poco dopo, si è dissipato con l'arrivo del motomercato. Quello vero.

Arrosto francese


Se vi intendete un minimo di cucina, ben saprete come i francesi amino preparare un gustisossimo arrosto al forno, rigorosamente ricco e ripieno. E pure delicato: vanno bene pancetta, burro e lardo, ma la cottura deve essere assolutamente poco aggressiva, e mai esagerare coi condimenti esterni. 

Esattamente l'essenza di Quartararo, pilota dalla consistente sostanza e dai pochissimi - forse inesistenti - fronzoli esagerativi. Cosa sono i "fronzoli esagerativi"? La fuffa, ragazzi, la fuffa. Fabio è concreto, forte, veloce e lotta sempre al massimo e limite delle proprie possibilità.

Quanto serve per vincere nella MotoGP di oggi. Con prestazioni tra i vari Marchi davvero simili, gomme che concedono distacchi contenuti, la sempre più crescente difficoltà nell'effettuare sorpassi, la richiesta da soddisfare per chi sta in sella è questa: martellare, parlare poco - il giusto, diciamo - martellare, allenarsi, mangiare poco - il giusto, diciamo - martellare, martellare. Martellare. Abbiamo detto bene? Il giusto, diciamo.

M1 più El Diablo: l'inferno dei compagni di Marchio


Vietato pensare che Fabio non avesse sul tavolo offerte diverse dall'opzione Yamaha. Macché. Quartararo di offerte diverse dal blu che oggi veste ne aveva, ma le ha declinate. Oddio, propabilmente, anzi, di certo egli stesso riteneva fossero proposte poco allettanti, ovviamente meno interessanti del biennale siglato con la Casa di Iwata.

Altrimenti, avrebbe intrapreso inedite avventure, non pensate? Ebbene, ora che siete d'accordo con noi, sentite qui: sono dolori - ulteriori - per i compagni di logo. El Diablo e la M1 saranno il tuttuno dei tuttuno, soprattutto perchè le moto al via scenderanno a due, specialmente per un'altra ragione.

Nessuno sfrutta il potenziale della M1, lo vedete benissimo. Franco Morbidelli non è a posto, Andrea Dovizioso è in disordine, Darryn Binder cresce ma non abbastanza. Ecco tutto. Tirando le somme, se soldi, sviluppo e dedizione saranno pressoché monopolio francese, non è da ritenersi logico e sensato? Chi va forte con la Yamaha? Chi è in testa al campionato?

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