MotoGP, Valentino Rossi: “Ho aperto una strada portando Uccio nel box”

Il Dottore è riuscito a lasciare la sua impronta, oltre che nella storia del motociclismo, anche in una prospettiva più umana per un pilota

MotoGP, Valentino Rossi: “Ho aperto una strada portando Uccio nel box”
© Getty Images

Serena ZuninoSerena Zunino

29 mar 2022

Da quando Valentino Rossi è diventato un pilota professionista, al suo fianco è (quasi) sempre apparsa una figura. Che non si tratta di un genitore o di un coach, bensì di un amico, suo coetaneo, che risponde al nome di Alessio Salucci, detto “Uccio”. La prima persona con cui condivideva gioie e dolori, ma se all’inizio tutto questo era improntato sul divertirsi insieme e supportarsi, a lungo andare “Uccio” si è trasformato anche in una persona di fiducia nell’aspetto pratico, diventando il suo assistente. Colui che si occupava di rendergli la vita più facile.

L'inseparabile amico di Valentino Rossi


In un video su motogp.com è lo stesso Rossi a raccontare: “Sono stato il primo a portarsi il suo amico nel box. Anche lì ho aperto la strada. Prima c’era altra gente che dava una mano o lavorava, io invece ho preferito un mio amico, così la sera quando ero magari in Giappone, parlavo con lui delle mie cose, di quello che succedeva a Tavullia. Mi annoiavo molto meno. Ha inventato un lavoro. È una cosa bella”. Effettivamente da lì in avanti è nata questa nuova figura e diversi piloti hanno copiato questa idea, da Marc Marquez a Franco Morbidelli.

La loro amicizia, poi, è lunga una vita: “Uccio è cresciuto con me, è sempre stato un assistente, oltre che migliore amico da quando andavamo dall’asilo. Quando uscivamo lui veniva a casa mia o io andavo da lui e sono passati 35 anni".

"Uccio" il braccio destro di Rossi


Ma di cosa si occupa effettivamente “Uccio”? A raccontarlo è stato lui stesso: “Il pilota da quando si sveglia al mattino e va a letto la sera ha mille cose da fare. Cerco quindi di alleviargli un po’ di lavoro, di togliergli cose dalla testa che possono infastidirlo. Anche piccole cose come prendere la tuta, far sì che nel box vedere sia sempre tutto a posto. Avere una persona di fiducia”. Del resto gli amici sono la famiglia che ci si sceglie, e questa definizione calza perfettamente in questo caso.

Vietti e Migno, l'intervista ai "figli" di Valentino Rossi

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