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MotoGP, Jorge Lorenzo ammette: "Valentino Rossi mi umiliò"

Il cinque volte campione del mondo ha ripercorso alcune fasi della sua carriera da pilota, soffermanosi a parlare del rapporto tra lui e il pesarese 

MotoGP, Jorge Lorenzo ammette: "Valentino Rossi mi umiliò"
© Getty Images

Christian CaramiaChristian Caramia

24 mar 2022

Jorge Lorenzo ha intrapreso la carriera di opinionista per DAZN Spagna già da alcune settimane, precisamente dal weekend del GP Qatar. Un ruolo che ha permesso al maiorchino di ritornare nel Motomondiale, ambiente che ha frequentato per anni fino al ritiro, maturato nel 2019.

Un periodo, quello da pilota, che il cinque volte campione nel mondo ha ripercorso all’interno del programma ‘La Caja’ parlando apertamente di alcuni argomenti, tra cui le difficoltà vissute nel rapporto con Valentino Rossi.

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Lorenzo e la forza mediatica di Valentino


Lorenzo si è soffermato su una gara in particolare, Barcellona 2009, che il pesarese vinse sorpassandolo all’ultimo giro: "Valentino Rossi mi umiliò, approfittò della mia inesperienza per sorpassarmi in quella curva”, ha ricordato Jorge. “Cosi facendo, forse mi fece perdere quel campionato, perché se avessi vinto quella gara avrei avuto più possibilità di batterlo".

Quel mondiale andò a Rossi: fu l’ultimo in carriera per il Dottore, che negli anni successivi alzò bandiera bianca al cospetto dello spagnolo. Indimenticabile la stagione 2015, in cui a vincere fu Lorenzo tra le mille polemiche post Sepang. Da lì in avanti, il rapporto tra Lorenzo e Yamaha si incrinò irrimediabilmente: "Cosa non mi andava bene? Nel 2015, quando vinsi il titolo, in Yamaha non erano molto espansivi. In un certo senso era normale perché si crearono molte polemiche e questo rovinò lo spirito di squadra, ma ognuno di noi doveva badare ai propri interessi. La Yamaha era più interessata alla vittoria di Valentino per una questione mediatica”.

Jorge: "Ero un gran lavoratore, ma..."


Nel 2017 arrivò il passaggio in Ducati: “Mi mancava la motivazione, la sfida di vincere con un'altra moto. Conoscevo benissimo Gigi Dall'Igna, sapevo che prima o poi avrebbe progettato una moto molto competitiva. Sarebbe andato tutto per il verso giusto se avessimo avuto più tempo a disposizione. Se avessi vinto prima, avrei rinnovato", ha analizzato Jorge.

L’ex di Yamaha, Ducati e Yamaha ha poi concluso parlando dei propri difetti: “Ero un gran lavoratore, ma andavo a letto molto tardi. Se fossi andato a letto due ore prima, avrei ottenuto risultati migliori. Con più ore di sonno avrei avuto più energia per vincere le gare e non sarei arrivato secondo in molte occasioni. Quello era il mio unico punto debole. Tante distrazioni mi facevano andare a letto troppo tardi. Il cellulare è lo strumento che ti causa distrazione", ha concluso Porfuera.

Kenan Sofuoglu e Toprak Razgatlioglu, sul ponte a 400 Km/h

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