MotoGP, Cesare Cremonini: “L'eredità di Vale è un'enorme consolazione per tutti”

MotoGP, Cesare Cremonini: “L'eredità di Vale è un'enorme consolazione per tutti”

"Con il suo ritiro finisce ed inizia allo stesso tempo qualcosa". L'amico di sempre Uccio: "Da metà gara in po ho iniziato a commuovermi". Roberto Brivio: "Welcom il ricordo più bello, mi ha insegnato tanto"

15.11.2021 ( Aggiornata il 15.11.2021 17:26 )

L’ultimo ballo di Valentino Rossi in quel di Valencia ha scaturito nelle persone che lo hanno accompagnato nel suo lungo viaggio un maremoto di emozioni. Dalla gioia alla tristezza, passando per la consapevolezza che quanto vissuto sia stato probabilmente irripetibile. Lo si carpisce dalla parole di tutti, a cominciare da quelle di un grande amico di Rossi come Cesare Cremonini.
 
La canzone che mi viene in mente ogni volta che vedo Vale è 'un giorno migliore' - ha raccontato il cantante ai microfoni di Sky - dato che con il suo ritiro finisce qualcosa ma comincia anche qualcos’altro, e l’eredità che Valentino lascia ai suoi tifosi credo sia una grande consolazione. Da adesso però è giusto guardare in avanti”.
 
Più commosso invece Alessio “Uccio” Salucci, che con Rossi ha passato essenzialmente la vita, sin da prima che Valentino diventasse l’icona “The Doctor”.
 
“Da metà gara in poi ho iniziato seriamente a pensare che erano gli ultimi minuti di Vale in sella ad una MotoGP – ha spiegato - ed ho iniziato a commuovermi seriamente, lo ammetto. Quando è arrivato ancora di più, quindi ho dovuto aspettare qualche minuto prima di guardarlo negli occhi”.
 
Alla commozione si è poi unita la voglia di fare festa.
 
“Dopo una carriera da leggenda era giusto che tutto fosse vissuto come una festa: dopo i primo minuti difficili abbiamo messo una marcia e festeggiato a dovere. Vale ha fatto avvicinare tante persone a questo sport, non solo con le sue vittorie ma anche con le gag ed in generale con i suoi modi”.

Roberto Brivio: “La gara di Valencia dimostra che non ha mai mollato"


Tra i più attivi della festa post fine gara vi è stato Roberto Brivio. L’attuale Team Coordinator Suzuki ha vissuto anni magici con Rossi in Yamaha, e non poteva mancare per tributargli un omaggio e festeggiare.
 
“Ho guardato con attenzione la sua gara ed è stato davvero costante, come nel 2004 o nel 2008. Questa è la dimostrazione che non ha mai mollato, nemmeno nell’ultima gara, cogliendo un bellissimo decimo posto. Va solo ringraziato per le grandi soddisfazioni che ci ha dato. Mi dispiace che mio fratello (Davide ndr) non sia qui”.
 
Uno dei ricordi principali che legano Roberto a Valentino coinvolge proprio il fratello Davide, intento a cercare di conquistare Rossi con il progetto Yamaha.
 
“Il ricordo più indelebile risale a quando mio fratello mi disse “vado a Ibiza, proviamo”, munito di zainetto per convincere Vale a venire in Yamaha. Il ricordo più bello invece è Welcom: dopo alcuni anni senza vittorie lui ci ha messo davvero tanta determinazione, sfruttando in primis le grandi doti in curva della moto”.
 
Superato il lato sportivo c’è ovviamente il lato umano, che Brivio sottolinea mettendo in luce la grande umiltà del nove volte campione del mondo.
 
“Conosco Vale da vent’anni. A livello sportivo mi ha dato grandi soddisfazioni, a livello umano mi ha insegnato tante cose: nei momenti difficili ha sempre trovato il modo di uscirne, con grande umiltà. L’ha dimostrata anche subito dopo la gara, quando ha voluto tutte le persone più care intorno a sé”.

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