Chi è Davide Brivio, il manager MotoGP ad un passo dalla Formula 1

Tutto sul team manager campione del mondo con Suzuki, dagli inizi in Superbike con Noriyuki Haga fino alla Suzuki passando per Ducati con Valentino Rossi.

Marco PezzoniMarco Pezzoni

6 gen 2021 (Aggiornato alle 22:30)

La MotoGP è sotto shock per il passaggio ormai praticamente fatto di Davide Brivio alla Formula 1 come CEO di Alpine (ex team Renault) per mano di Luca De Meo, attuale presidente del team che vedrà Fernando Alonso alla guida di una delle due vetture. 

La carriera da manager di Davide Brivio parla da sola. Inizia con il team Yamaha in Superbike guidando un certo Noriyuki Haga e portandolo quasi al successo del Mondiale 2000 se non fosse per un controllo antidoping al quale il giapponese è risulta positivo. 

Ingoiato questo boccone amaro, con la prima chiusura della struttura ufficiale Yamaha in Superbike, Brivio viene “dirottato” in 500 come manager del team Marlboro Yamaha con Carlos Checa e Max Biaggi. La perla della sua carriera da manager è sicuramente la firma di Valentino Rossi, appena uscito da Honda.

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Con il “Dottore” vince 4 titoli mondiali, 2004-2005 e 2008-2009. Nel 2007 conosce Luca De Meo, all’epoca manager FIAT che farà da sponsor al team Factory Yamaha fino al 2010. Con lo sponsor FIAT Yamaha vince con Valentino i titoli 2008-2009. Successivamente segue il Dottore nell’avventura in Ducati nel biennio 2011-2012, non come team manager. Con Meregalli promosso in Yamaha factory in qualità team manager, Davide Brivio si dedica ad altri progetti e nel 2014 viene assunto da Suzuki per riportare la moto di Hamamatsu in MotoGP. 

Con la Suzuki nuovamente in MotoGP dal 2015, l’ascesa del team Ecstar è continua ogni anno. Nel 2016 arriva la prima vittoria dal ritorno in MotoGP con Maverick Vinales e nel 2017 arrivano Alex Rins ed Andrea Iannone. Gli anni 2018-2019 sono di continua crescita per il team Suzuki, soprattutto il 2019 con Rins che vince due gare ed è più volte sul podio.

L’apoteosi del lavoro di Brivio in questi anni di Suzuki si ha proprio nel 2020. Porta la Suzuki ad essere il “brutto anatroccolo” dei primi anni al meraviglioso cigno del biennio 2019-2020. Sotto la sua direzione Joan Mir si prende il titolo di campione del mondo piloti e grazie anche ad Alex Rins il team centra il double vincendo il titolo a squadre. 

Il 2021 per Suzuki sarà una vera sfida senza il suo condottiero Davide Brivio…

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