La “voce fuori dal coro” di Chicho Lorenzo, attraverso il canale Youtube Motogepeando ancora una volta è andata a puntare il dito contro qualcuno del paddock della MotoGP. Chi sarà stato “preso di mira” questa volta? Si tratta del team Yamaha e anche di Valentino Rossi nel periodo in cui aveva tirato su un muro all'interno del box in blu. Dall'altro lato, proprio Jorge Lorenzo...

“Yamaha si è resa ridicola”

“I numeri della Yamaha sono deludenti. - ha detto Chicho Lorenzo – Negli ultimi tre anni la squadra ufficiale ha vinto quattro gare. Quest'anno la squadra ufficiale ha vinto una gara, e la squadra satellite ne ha vinte sei con due piloti come Quartararo e Morbidelli, ovvero senza molta esperienza. Non può essere che un team satellite con molti meno mezzi, esperienza e supporto da parte di Yamaha abbia vinto più del team ufficiale che vanta piloti veterani”.
Dopo un'analisi sull'operato della Casa di Iwata Chicho Lorenzo ha continuato a “bastonare” il team ufficiale con parole pesanti: “Il lavoro più importante che Yamaha ha fatto durante tutto l'anno è giustificare gli scarsi risultati davanti ai giapponesi. Sarebbe stato più semplice trasferire i piloti Petronas al team ufficiale. Quest'anno la Yamaha si è resa ridicola con la squadra ufficiale. In Yamaha hanno bisogno di sangue nuovo, nuove persone con idee e voglia di avere successo”.

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“Jorge ha battuto Rossi in pista”

Quindi il papà di Jorge ha parlato del figlio Lorenzo e della sua permanenza, per ben 9 anni al box Yamaha, ma anche del passaggio a Ducati: “Mio figlio con la Yamaha ha cambiato i riferimenti, ha ritardato un po' tutto per poter dare gas prima. Ho frenato un po' prima e quando era già in curva ha dato gas. Con la Ducati ciò non è stato possibile. Quindi, quando è passato in Ducati ha dovuto cambiare il suo stile di guida. Non è facile cambiare guida dopo 9 anni in Yamaha”.
Infine i problemi al box con Valentino Rossi: “Quello che ha fatto Rossi è stato tentare una guerra psicologica con Jorge – ha concluso - in tutti i modi possibili. Ha anche tirato su un muro. Ma a Jorge tutto ciò non è importato, perché lo ha battuto in pista”.

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