MotoGP: Jorge Lorenzo canta Ramazzotti travestito da Corvo

“I miei ricordi più belli hanno un ritmo di samba”, dice il pluricampione del mondo, quarto alla finale del contest spagnolo “Mask Singer”

Fiammetta La GuidaraFiammetta La Guidara

24 dic 2020 (Aggiornato alle 19:20)

orge Lorenzo in versione inedita sull’emittente nazionale spagnola Antena3: il pluricampione del mondo, infatti, ha partecipato al contest musicale “Mask Singer”, approdato anche in Italia all’inizio di quest’anno, e che prevede una sfida canora fra protagonisti mascherati, la cui identità viene svelata soltanto dopo l’eliminazione attraverso il meccanismo di televoto.

A sorpresa, nelle ultime puntate della trasmissione spagnola, si è presentato Jorge Lorenzo, travestito da Corvo, che si è esibito cantando “Che bella cosa” di Eros Ramazzotti.

Ai piedi del podio


Decisamente intonato e bravo a imitare la voce del cantautore romano, Jorge Lorenzo ha poi rivelato di essere un appassionato di musica.

“La cornamusa era perché mio padre è galiziano e la samba perché ho vinto il mio primo premio in Brasile”, ha spiegato ai giudici. “Ho sempre cantato abbastanza bene, anche se non mi ci sono mai dedicato professionalmente, ma con i miei amici al karaoke ci vado sempre, anche in Malesia. Non c'è nessuno che mi tolga il microfono", ha rivelato il campione di motociclismo.

"Mi avrete sentito cantare in tanti stili, ma i miei ricordi più belli hanno un ritmo di samba", ha aggiunto “Cuervo”-Lorenzo dopo aver cantato “La più bella cosa” di Eros Ramazzotti.

 
 
 
 
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Dalla giuria: "Comprerei un tuo album"


“Sono emozionato dalla tua voce e sono entusiasta di pensare che ci sia una persona che non si è dedicata alla musica e ha questo talento nascosto”, ha detto Javier Ambrossi della giuria. “Spero che dopo questo tu abbia improvvisamente una carriera musicale davanti a te, comprerei il tuo album", ha aggiunto.

Jorge Lorenzo è stato ospite del programma per una settimana, dando di volta in volta degli indizi su di sé, prima di gettare la maschera.

Fra le “piste” fornite dal maiorchino alla giuria, una frase che aveva fatto sospettare la sua identità: “Grazie alle cure di mio padre, finalmente è arrivato il giorno in cui ho aperto le ali per il mio primo volo. Da quel momento non ho più potuto smettere di volare", aveva detto. Suo padre Chicho, infatti, è stato determinante all’inizio della carriera di Jorge.

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