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Il campione del mondo in vetta con la Honda HRC, Vinales e Yamaha a pochi millesimi. Terzo Crutchlow, quarta la Ducati di Dovizioso. Rossi tredicesimo, Petrucci penultimo
Mirko Colombi
17 lug 2020 (Aggiornato alle 12:26)
Debutto stagionale vero e proprio per la MotoGP 2020 che, a suon di sgasate, ha spazzato via il lockdown ed il silenzio dei mesi scorsi.
Il caldo delle prime prove libere di Jerez ha caratterizzato un turno in cui tutto è esploso veramente negli ultimi tre minuti di sessione: i top rider hanno montato la gomma Michelin posteriore morbida ed hanno sparato a raffica le cartucce migliori: la più esplosive quelle di Marc Marquez, in testa con il crono di 1'37”350, dimostrando di aver ritrovato il feeling con la nuova RC 213V e dimenticato i dolori residui patiti nei mesi scorsi alla spalla lesionata.
A soli 24 millesimi troviamo Maverick Vinales, sulla Yamaha M1 meglio piazzata in tutta la lista dei tempi: il numero 12 ha utilizzato anche la copertura soffice anteriore, in un primo assaggio di Gran Premio. Se la scelta si rivelerà azzeccata e proficua, la sua tattica sarà quella di attaccare immediatamente, nelle battute iniziali.
Terzo e “partente” da Honda, Cal Crutchlow, di cui ancora non si conosce il futuro. Ottantotto i millesimi di gap per l’inglese dalla vetta, 121 per Andrea Dovizioso, in sella a seguito dell’infortunio rimediato nel cross e prima Ducati nel foglio pdf.
Duo Suzuki quinto e settimo, grazie a Joan Mir e Alex Rins, entrambi rinnovati a posto coi propri contratti, contrariamente al Dovi e Crutchlow, che dovranno correre pensando anche a cosa fare l'anno venturo.
In mezzo alle due GSX-RR c’è la Desmosedici Pramac di Jack Miller, che l’anno prossimo sarà ufficiale al 100%; ottava è la KTM di Pol Espargarò, che ha portato un nuovo telaio e pinze freno inedite, ma a sorprendere è Iker Lecuona, addirittura nono, con Brad Binder decimo. Le RC16 sono partite forte a Jerez.
Johann Zarco precede la coppia Petronas 2021: Franco Morbidelli e Valentino Rossi, rispettivamente dodicesimo e tredicesimo su M1. Aprilia quindicesima con Aleix Espargarò, meglio del rookie HRC Alex Marquez e meglio del penalizzato Fabio Quartararo, che ha iniziato il turno con 20 minuti di ritardo e, alla fine, era pure piuttosto arrabbiato.
Pecco Bagnaia è diciottesimo, chiude la classifica Bradley Smith con la seconda RS-GP veneta. Malino, non lo abbiamo scordato, Danilo Petrucci, penultimo con la Ducati factory. L’incidente nei test non ha lasciato il ternano al meglio della condizione fisica.
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