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“E’ la prima volta che mi trovo a lottare per il titolo in MotoGP” dice il più giovane dei Marquez in una intervista a motogp.com durante il weekend ungherese
Marco Pezzoni
29 ago 2025
Quella di quest’anno è sicuramente la miglior versione dell’Alex Marquez pilota in MotoGP anche grazie ad una Desmosedici GP24 radicalmente diversa dalla GP23 che gli permette di essere più competitivo e costante e di essere dove si trova adesso in classifica generale, secondo a -175 punti dal fratello Marc. Durante il weekend ungherese, Alex ha rilasciato una intervista al sito della MotoGP toccando diversi temi, tra i quali la lotta iridata con il fratello.
“Stiamo vedendo la miglior versione di Alex Marquez – esordisce lo spagnolo a motogp.com – questa è senza dubbio la mia miglior stagione fino a qui ed è una gran differenza rispetto all’Alex visto nelle passate stagioni.”
Poi aggiunge parlando della sua GP24: “Questa moto mi permette di essere veloce e solido e soprattutto costante, il mio punto debole nelle passate stagioni. Quando si è competitivi ci si diverte di più, ma c’è anche tanta pressione perché non si deve cadere, bisogna sempre fare punti ed essere sul pezzo.”
Nonostante la moto dell’anno precedente, fino a prima dell’infortunio Alex Marquez ha dato del filo da torcere al fratello Marc per quanto riguarda il titolo mondiale, passandogli davanti in classifica in un paio di occasioni. “Non credo che abbiamo il pacchetto per cercare di vincere il mondiale, non abbiamo la responsabilità di cercare di vincere il mondiale come invece ce l’ha mio fratello che è in un team ufficiale con una moto ufficiale. E’ la prima volta che mi sono trovato nella condizione di lottare per il titolo in MotoGP, sto cercando di imparare e soprattutto imparare dal migliore che è Marc.”
Sul confronto con il fratello Marc dice: “E’ meglio lottare con lui che con qualcun altro perché ha tanta esperienza su come approcciare ogni weekend, ogni sessione, ogni condizione. E’ qualcosa che mi manca e sto cercando di imparare. Il Marc del 2025 penso sia sullo stesso livello di quello del 2019, stargli dietro è come andare a scuola e prendere nota di quello che fa meglio. Sto cercando di fare questo per diventare più forte. So quali sono i punti dove è più forte ma la teoria è diversa dalla pratica ma cercherò di farlo ed essergli più vicino.”
Poi aggiunge: “E’ bellissimo essere con il proprio fratello, quello che facciamo in allenamento con la moto da cross, flat track o con il gokart lo facciamo con una MotoGP. E’ difficile ma è bello. Dall’altra parte però, da pilota, dimenticandoci che è mio fratello, è dura avere Marc come rivale, uno dei migliori della storia, vedremo quanti titoli avrà quando si sarà ritirato. A livello di punti in questo periodo del campionato ne ha quasi il doppio di quelli dello scorso anno ed un buon vantaggio su di me.”
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