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“Viene tutto dal DNA della moto, non credo riusciremo a migliorare questa cosa durante la stagione” commenta il pilota Ducati al termine della gara lunga
Marco Pezzoni
20 lug 2025
Un’altra domenica dai due volti per Pecco Bagnaia che, nonostante una buonissima partenza, chiude quarto alle spalle di Pedro Acosta dopo aver tentato l’impossibile per salire sul podio nel finale di gara.
“E’ dalla Thailandia – esordisce Bagnaia a Sky – che lamento un mio problema in staccata e ingresso, da che sono stato molto difficile da superare o chiunque avesse tentato di superarmi sarebbe andato lungo, adesso la situazione si è rovesciata, sono uno dei più “scarsi”, vengo superato da tutti in staccata, non riesco a frenare forte e quando provo a frenare un po’ più forte o mi si chiude davanti da dritto o vado lungo. Sono molto in difficoltà in quella parte lì, quando provo a frenare forte come vorrei non c’è modo di fermare la moto e quando freno più piano per fare percorrenza faccio fatica ad entrare. E’ un limbo difficile da gestire.”
Parlando della seconda parte di gara dice: “Riuscivo a gestire meglio la trazione dietro, staccata ed ingresso sono state molto simili dall’inizio alla fine della gara, non riuscivo a frenare forte. Mano a mano che toglievo traction control mi trovavo sempre meglio. Purtroppo non avendo avuto le FP2 sull’asciutto non sono riuscito a fare un buon lavoro sulle mappe. Più la liberavo e più era facile trazionare, è stato un errore mio di valutazione del weekend, più calava la gomma, più calavo il traction e più andavo meglio.”
Nel media scrum poi aggiunge: “E’ stato un inizio di gara nel quale facevo fatica a sfruttare soprattutto la frenata-ingresso che è il problema solito, dopo ho solo cercato di trovare un altro modo per fare il tempo ed è andata un po’ meglio. Purtroppo, quello è un limite troppo grosso per me al momento, una volta che mi sono trovato bene a metà gara ho spinto per acchiappare il podio ma non ci sono riuscito. Pedro era molto forte in determinati punti ed una volta arrivato a due decimi non credo che avrei avuto lo spunto necessario per passare terzo. Il positivo del weekend sono stati la pole e l’essere stato veloce a fine gara, bisogna vedere queste cose. Per il resto una soluzione prima o poi credo che la troveremo.”
E’ indubbio che, come sottolinea lo stesso Bagnaia, dall’inizio di stagione la GP25 (o 24.9 che sia) abbia dei problemi sull’anteriore che nel caso di Pecco si acuiscono in quanto pilota che ha sempre fatto affidamento sul davanti in frenata ed ingresso. “Sono sempre stato il più forte a frenare, molto difficile da passare in staccata e quando qualcuno provava a superarmi spesso andava lungo; invece adesso sono il più scarso in frenata, mi passano tutti, non riesco ad essere prestazionale lì dove ho sempre basato la mia prestazione. E’ una cosa che mi limita in guida ed in velocità.”
Poi aggiunge: “Conosciamo il progetto anche se quest’anno non mi sembra di conoscerlo così tanto bene. Sta tutto nelle nostre mani, stiamo provando di tutto e niente ci sta portando a migliorare quella zona lì, penso che il DNA di questa moto non si adatti al 100% alla mia richiesta sul davanti. Bisogna tenere duro, l’approccio e l’obiettivo sono cambiati un po’ durante questo inizio di stagione, l’obiettivo era vincere il campionato ma in questa situazione è difficile lottare con Marc o comunque per il titolo, bisogna ripartire da un altro punto, cercare di recuperare su Alex che è il pilota che ho davanti e poi vedere di migliorarsi sempre di più per arrivare ad essere pronti il prossimo anno.”
Sul lavoro per risolvere il problema ammette: “Di diverso non c’è nulla, penso che venga proprio dal DNA di questa moto e si fa fatica a cambiare. Non credo che miglioreremo questa cosa durante la stagione, magari ai test di fine anno si riuscirà a capire qualcosa di più. Al momento la situazione è questa e non miglioreremo sicuramente, potrò provare ad adattarmi ed andare forte in altri modi, la prossima pista è l’Austria, una pista sulla quale ho sempre fatto la differenza su tutti. Vedremo se riusciremo a capirci qualcosa.”
Parlando degli aspetti positivi di questa prima parte di stagione dice: “Di positivo mi porto la costanza e l’essere maturato e cresciuto sugli errori in gara.”
Come si evince dalla classifica finale, ci sono state due sole Ducati nei primi dieci, ovvero le ufficiali di Marquez e Pecco, con in mezzo Aprilia e KTM. Un segnale in vista della seconda parte di stagione o una difficoltà oggettiva di Ducati in generale a Brno? “E’ solo Marc che è riuscito a fare la differenza con la nostra moto, in generale era abbastanza complicato guidarla qui per diversi motivi. L’unico che è riuscito a fare la differenza qui è stato lui, soprattutto nelle curve a sinistra; io ho provato in tutti i modi ad avvicinarmi un po’, coi tempi sul giro verso fine gara mi ci sono avvicinato ma facevo fatica. Ho visto Aprilia e KTM molto incisive in diverse zone, sicuramente han fatto un passo avanti.”
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