Il periodo di crisi economica di KTM potrebbe terminare a breve. La casa austriaca si sarebbe assicurata la sopravvivenza grazie a un'iniezione di liquidità da parte di Bajaj Auto, il colosso indiano già azionista di riferimento. L’operazione, un prestito da 566 milioni di euro tramite la controllata olandese Bajaj Auto International Holding, eviterebbe lo scenario peggiore per il gruppo austriaco, travolto negli ultimi mesi da una crisi di liquidità aggravata da investimenti non sostenibili nel racing. Con questa manovra finanziaria, Bajaj salirebbe al 63% delle quote, assumendo il pieno controllo della strategia futura.
A questo punto si aprono le vere incognite: la MotoGP continuerebbe a essere centrale per il gruppo o verrebbe ridimensionata, se non messa in discussione? Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, la nuova dirigenza indiana punterebbe su tagli e su una nuova organizzazione interna, andando a ridurre la forza lavoro del 20% negli stabilimenti europei, di un taglio alla gamma prodotti e dello sviluppo di un motore bicilindrico da 850 cc per coprire un nuovo segmento.
In quest’ottica dunque il reparto corse potrebbe diventare un'incongnita nel breve termine. Ad oggi, l'impegno in MotoGP da parte di KTM è confermato almeno fino al 2026, ma restare oltre quella data richiederebbe un nuovo prototipo conforme ai regolamenti 2027 e quindi un investimento ulteriore, tecnico ed economico, che la nuova proprietà dovrebbe considerare nella sua progettualità, senza, al momento, punti fermi nè certezze.
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