Di Giannantonio ha la Desmosedici GP25, Morbidelli la già conosciuta 2024: tornare alla vittoria è possibile
Essendo lo sponsor Pertamina Enduro indonesiano, ha senso che la sede scelta per presentare il team Pertamina Enduro VR46 sia la città di Giacarta. Parte dal Sud Est Asiatico la stagione MotoGP 2025 della squadra Ducati, più che mai satellite, previa acquisizione della Desmosedici GP25. La guiderà Fabio Di Giannantonio, mentre Franco Morbidelli porterà in gara la GP24.
La squadra di Valentino Rossi è pronta alla quarta stagione di classe regina, nella ribaditura dello sponsor Pertamina Enduro, sezione del colosso petrolifero indonesiano. Dal Nusa Theater di Giacarta è avvenuto l’unveiling d’annata, con diretta streaming sui canali social del team e della MotoGP.
Ci si chiede se le due Desmosedici satellite possano infastidire le ufficiali Lenovo Ducati Factory, la risposta è “Sì, potrebbero”, verbo essere dalla condizionale coniugazione. Perché? Anzitutto, sarà da verificare resistenza ed efficienza della spalla lesa di Fabio Di Giannantonio, assente nelle ultime gare 2024, operato e perciò da monitorare con attenzione. Al romano è affidata una GP25 e, se la forma fisica lo supporterà, per lui è prevedibile un ruolo da protagonista, il ritorno sul podio che manca dal 2023 e, perché no, almeno un successo di tappa.
Franco Morbidelli torna all’ovile, anzi, ci approda. Da tempo sotto l’egida VR46, l’italo-brasiliano non aveva mai figurato per i colori sociali in competizioni ufficiali, quindi vive l’esperienza con entusiasmo e una certa connotazione inedita. La GP24 già usata durante la passata stagione, è ben conosciuta; volete vedere che, esente da stress di sviluppo e fruente già di assetti più che sperimentati, il numero 21 riprende un filone di positivo risultato interrotto nel 2021?
Difficile è, oggi, prevedere che VR46 ripeta quanto fatto da Pramac nel recente periodo. Prima di passare al marchio Yamaha, la struttura di Paolo Campinoti ha vinto il titolo Team nel 2023 e Piloti nel 2024. Lasciato le Desmosedici e salutato Jorge Martin, ecco le M1, mentre lo spagnolo ha portato il numero 1 in Aprilia.
Però, ottimi piazzamenti sono da considerare certi. Il Diggia è carico, confortato da materiale che, sulla (Gia)carta dovrebbe essere il medesimo di Pecco Bagnaia e Marc Marquez. Il Morbido, dal suo canto, vuole rimediare alle dure stagioni vissute negli anni scorsi.
Ducati ha un bel cliente, niente da dire. Così è da definire il progetto giallo-fluo, intenzionato a concedere pochissimi sconti alla concorrenza. I test preparativi da affrontare a Sepang e Buriram vedranno in pista una formazione pressoché tutta italiana, che desidera avvicinare (e magari copiare) quanto realizzato da Pramac. Ce la farà e in quanto tempo?
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