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Con il doppio successo di Silverstone Enea ha rialzato le proprie quotazioni, e lo status di pilota partente e senza nulla da perdere lo rende una minaccia per… tutti
Gianmaria Rosati
5 ago 2024
Nel giorno in cui il mondo ha incoronato un nuovo campione olimpico dei centro metri, in MotoGP Enea Bastianini ha confermato di essere colui che è scattato meglio dai blocchi della seconda parte di stagione, cogliendo un successo – dopo quello nella Sprint – dal peso specifico notevole. Perché un po’ come i gol nel calcio anche le vittorie nel motociclismo spesso non si contano, bensì si pesano.
Le ultime settimane prima della pausa del resto non avevano sorriso al romagnolo, che pur essendo veloce non è mai riuscito a cogliere i risultati a cui sia lui che il team Ducati aspiravano, con il conseguente tornado del mercato a portare scompiglio. La sconfitta più grande infatti Enea è stato costretto a fronteggiarla infatti sulla scrivania più che in pista, con l’esclusione dal team ufficiale Ducati per il 2025 e la conseguente fuga in una KTM la cui posizione – economica in primis – sembra in queste settimane avvolta nell’ombra.
A volte però le difficoltà rendono più forti, specie se come nel caso di Enea il talento c’è ed in abbondanza. E’ bastato infatti un fine settimana senza l’handicap di una cattiva qualifica per tornare a vedere il vero Bastianini, in grado di lottare con i migliori e soprattutto di far valere quella maestria nella gestione delle gomme che nel 2022 – il suo anno di grazia con quattro vittorie – gli è valso il passaggio proprio in Ducati ufficiale.
Come suggerito da Enea ora l’imperativo è quello di “lavorare sulla qualifica e pensare gara per gara”, ma non fare perlomeno un piccolo pensiero alla lotta per il titolo non è facile. I punti dalla vetta ora sono 49, dunque poco più dei 37 ottenibili in un fine settimana, e la posizione di Enea forse non potrebbe essere delle migliori.
Il romagnolo infatti si affaccia sulla seconda parte di stagione senza nessun obbligo di vincere – a differenza del compagno Pecco Bagnaia - con i gradi di “underdog” e soprattutto libero da qualunque “imposizione”. A racchiudere tutto ciò in poche parole è stato lo stesso Bagnaia, che con l’intelligenza che lo ha sempre contraddistinto ha confermato come “non mi aspetto nessun aiuto da Bastianini dato che a fine anno cambierà team, e credo potrà restare in lotta per il titolo fino alla fine”.
Per parlare di rincorsa al titolo è presto, ma ora si può affermare senza tema di smentita che il vero Bastianini è tornato a farsi vedere, e se prima poteva essere Marc Marquez il terzo incomodo nel duello titolato tra Bagnaia e Jorge Martin, ora quel ruolo potrebbe davvero spettare ad Enea.
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