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Alessandro dirige il Level Up-MTA e non solo: l'obiettivo professionale si estende a ogni pilota e campionato grazie a Opportunity Sport Management Company
Mirko Colombi
5 lug 2024 (Aggiornato alle 11:44)
Pilota, talent scout, team manager, consulente. Diventa sempre più completo il profilo professionale di Alessandro Tonucci, classe 1993 e nativo di Fano, impegnato nei paddock di tutto il mondo da tanti anni. Il trentunenne marchigiano ha ulteriormente ampliato il portfolio personale di esperienze, costituendo la Opportunity Sport Management Company, con obiettivi a tutto tondo e percorsi strutturati.
Massimo Zucchi, Massimo Castelli e Alessandro Tonucci. Ecco la formazione dell'Opportunity Sport Management, così descritta da "Tonu", entusiasta di tramutare il desiderio in realtà: "Si tratta di un progetto nuovo, originale e unico nel suo genere" spiega "perché non necessariamente legato al nostro Level Up-MTA, bensì utile a ogni team mondiale di alto lignaggio. La consulenza che forniremo ai piloti sarà a trecentosessanta gradi".
Sono diverse le voci occupate dalla società: "Assistenza sportiva, fiscale, manageriale, economica e nei collegamenti tra sponsor e squadre. Il nostro obiettivo si estende su tutto l'arco disponibile in questo bellissimo ma complicato settore, nel quale ho visto parecchi ragazzi dotati di talento, tuttavia persi per strada e mai arrivati in alto".
Una della qualità di Alessandro, capire se i selezionati abbiano le giuste doti: "Spendere tempo e denaro nello scouting significa risparmiare tempo e denaro nei percorsi di carriera. Perciò, cominciai presto a monitorare le azioni dei piloti in pista e il lavoro nel box. Da Joel Kelso nel 2018 al presente, ho gestito più di un nome, con somme soddisfazioni".
L'australiano appena menzionato da Alessandro tornerà all'ovile, nel senso che l'anno prossimo manager e pilota Down Under correranno nuovamente insieme: "Ha sempre avuto un grosso potenziale, dovremo farlo esplodere" svela "ricordo esattamente quando ci congiungemmo: Mugello CIV 2018, quasi per caso. Da lì in avanti, mi sono occupato di talenti variegati".
Gli esempi sono diversi, tra cui Ryusei Yamanaka, Ivan Ortolà e Xavi Zurutuza: "Il giapponese l'ho lanciato e aiuato, sono contento di vederlo competitivo. Coi due spagnoli ho condiviso vittorie e successi nello JuniorGP e nella Moto3 iridata. A proposito: mica parlerò esclusivamente di entry class, perché Opportunity lavora su tutte le principali categorie internazionali".
Quindi, anche Moto2 e MotoGP: "Certo" conferma "nel disegno precedentemente stilato. Il valore su cui si basa la neonata società è lo sport, però bisogna tenere conto dell'aspetto patrimoniale, fiscale, contrattuale e gestionale. Ecco il motivo per il quale proponiamo discorsi a lunga gittata e ben mirati, anziché brevi contratti. Vogliamo evitare il rischio di registrare quanto già saputo: ragazzi bravi, ma finiti presto. A me e collaboratori dispiacerebbe molto".
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