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MotoGP: alti e bassi in casa VR46 anche a Le Mans, ma la velocità non manca

Bezzecchi cercava conferme in Francia, invece sono arrivati due zero. Di Giannantonio il più costante, ma va ancora in cerca della prima top five. In entrambi i casi questione di dettagli

Gianmaria Rosati Gianmaria Rosati

14 mag 2024

Il talento e la velocità ci sono, vanno solo leggermente inquadrati. Si potrebbe riassumere così il fine settimana – nonché l’inizio di stagione – del team Pertamina Enduro VR46, capitanato ovviamente da Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi.
 
Per il riminese, quella di Le Mans, è stata una tappa da dimenticare. O meglio non del tutto, dato che fino a due terzi della Sprint Marco era addirittura secondo, ma la necessità di spingere per contrastare il rientro di Marc Marquez è costata caduta. A rendere decisamente nero il fine settimana di Marco sono i risultati, con due zero senza dubbio pesanti, in primis per il morale.
 
Bezzecchi infatti proveniva dalla fantastica prestazione di Jerez, dove – per la prima volta in stagione – addetti ai lavori e pubblico avevano potuto ammirare nuovamente la migliore versione di Marco, che a Le Mans – dove aveva vinto l’anno scorso – cercava conferme circa il suo potenziale in sella alla GP23, con la quale però i problemi restano. “Dall’inizio dell’anno ogni volta che apro il gas mi sembra di avere sottosterzo – ha lamentato il romagnolo nel post gara di Le Mans – e fatico a girare la moto”.

Di Giannantonio costante, ma ancora in cerca dell’acuto

Chi invece a Le Mans ha colto punti importanti sia sabato che domenica è stato Di Giannantonio, che ore precede il compagno in classifica – 47 a 36 il parziale in termini di punti – grazie in primis alla costanza. Il romano infatti ha finora centrato la top ten in tutte le gare domenicali, raccogliendo punti anche in 3 Sprint su 5, a differenza di Bezzecchi che al sabato è ancora fermo a quota 0.
 
Nel caso del romano quello che ancora manca in vista di Barcellona è l’acuto, ossia il piazzamento di peso. A Le Mans Fabio ci ha provato, lottando come un leone per il podio e rendendosi anche protagonista di un bellissimo duello rusticano con Marquez, ma la sesta posizione finale - anche a causa della penalità ricevuta - crediamo che non lo abbia soddisfatto appieno, dato che la top five continua a sfuggire.
 
Come detto in apertura dunque manca poco sia a Bezzecchi che a Di Giannantonio per sognare in grande. Ora davanti a loro si prospetta appunto Barcellona, e soprattutto il Mugello, dove l’aria di casa potrebbe regalare quel quid in più per regalare e regalarsi una gioia.

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