Una sigla, un dettaglio, spesso per passare alla storia basta veramente poco o perlomeno così è per questi dieci modelli
Una delle moto italiane più famose degli anni ’90, la Cagiva C594 è stata l’ultima 500 della casa varesina. Telaio misto carbonio-alluminio (di cui abbiamo già parlato qui), motore 4 cilindri a V di 80° 498,3cc ovviamente a 2 tempi alimentati da carburatori Mikuni TV da 39 a valvola piatta con power jet elettronico. La moto lombarda raggiungeva 185cv a 12.500 giri. Con la C594, Cagiva arrivò a lottare quasi ad armi pari con i colossi giapponesi tanto che John Kocinski terminò in terza posizione il campionato 1994. Le sue linee quasi senza tempo portarono la casa di Varese a riprenderle quando nel 2008 presentò l’ultima evoluzione della Cagiva Mito 125 SP525.
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